Kiwi e pere, ecco gli aumenti alla produzione

I prezzi sono in netta crescita rispetto alla scorsa campagna. L'analisi dell'Ismea

Kiwi e pere, ecco gli aumenti alla produzione
Autunno "caldo" per kiwi e pere, due frutti che in Italia stanno riscontrando prezzi all'origine decisamente più alti rispetto all'anno scorso per via della contrazione delle raccolte. Secondo l'Ismea, che ogni settimana sintetizza l'andamento commerciale dell'ortofrutta nei Mercati alla produzione, dal 4 al 10 novembre il macro-segmento della pera ha registrato un prezzo medio pari a 1,45 euro il chilo sulle piazze di Bologna, Cuneo, Ferrara, Forlì, Modena, Ravenna e Verona. Si tratta di un valore del 45% superiore rispetto a quello che l'Ismea aveva rilevato nella stessa settimana del 2018. 

"Con la fine delle contrattazioni per il prodotto in azienda, caratterizzato da prezzi mediamente più bassi al magazzino, il listino per le pere da tavola questa settimana ha mostrato un incremento - si legge nell'ultimo bollettino dell’Istituto di ricerca, pubblicato ieri - Sotto il profilo degli scambi, le contrattazioni concluse sia sul circuito interno sia sul fronte estero sono proseguite a ritmi regolari e costanti a fronte di una domanda che ha continuato a manifestare un discreto interesse all'acquisto".



I listini dell'Abate Fetel di provenienza forlivese e veronese hanno mostrato un incremento in considerazione delle maggiori richieste pervenute. Di contro, come osserva l’Ismea, “un generale calo delle quotazioni è stato osservato sulla piazza di Modena, dove i prezzi sostenuti hanno rallentato le vendite. Per la Kaiser una migliore richiesta ha permesso ai listini di beneficiare di rialzi”.



Il kiwi Hayward, la scorsa settimana, è stato quotato a una media di 0,9 euro il chilo nei quattro Mercati di Cuneo, Forlì, Ravenna e Verona. Un livello che risulta più alto del 36% su base annua. Il prodotto a polpa gialla, analizzato solo a Ravenna, ha spuntato 1,83 euro il chilo: +39% rispetto al medesimo periodo dell'anno scorso. 

"La produzione di kiwi, che dovrebbe attestarsi su quantitativi nettamente inferiori alla scorsa campagna, presenta una qualità decisamente migliore con calibri piuttosto sostenuti - precisa lo studio - Sotto il profilo commerciale le contrattazioni in azienda si sono svolte in un clima di discreto interesse e sulla base di quotazioni sostanzialmente stabili alla settimana precedente, fatta eccezione per il prodotto veronese, i cui corsi hanno invece mostrato un assestamento al rialzo”.

La scorsa settimana, inoltre, "sulla piazza di Ravenna sono state registrate le prime contrattazioni per il prodotto in uscita da magazzino, per il quale si è osservato un collocamento piuttosto fluido. Si evidenzia come i prezzi rispetto alla scorsa campagna continuano ad attestarsi su valori superiori", conclude Ismea.



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