Maltempo, orti di Venezia sott'acqua

Si salva il radicchio di Chioggia, situazione disastrosa nel Delta del Po

Maltempo, orti di Venezia sott'acqua
Venezia e buona parte del Veneto orientale finiscono sott’acqua: gravi danni agli orti veneziani mentre per i radicchi di Chioggia non si registrano particolari problemi. Dopo il record di martedì sera, quando la marea aveva raggiunto un metro e 87 nella città lagunare - la seconda misura nella storia della Serenissima dietro i 194 centimetri del 1966, anno dell’alluvione - ieri ne è arrivata un'altra che si è attestata sui 150 centimetri. Una situazione disastrosa per la città più suggestiva del mondo e gravi i danni anche sul Delta del Po, a Chioggia, dove la marea ha sfiorato i 190 centimetri con il paese sott'acqua, nonchè a Jesolo, dove il mare ha raggiunto le strade. A Caorle è esondato il Rio interno. 


Una delle immagini simbolo del maltempo che ha travolto Venezia in questi giorni

“Per fortuna il radicchio di Chioggia è salvo, non è successo niente in quanto le piogge non sono state particolarmente intense e l’acqua dei fossi, nei campi, al momento è bassa”, spiegava ieri pomeriggio Giuseppe Boscolo Palo, presidente del Consorzio di tutela del radicchio Igp chioggiotto. “Il nostro problema è l’andamento del mercato - aggiunge con una battuta Boscolo Palo - 15 centesimi al chilo sono una miseria. La colpa? Dei contratti, stipulati con valori troppo bassi. Bisognerebbe certificare il costo di produzione”.



Sott’acqua invece gli orti di Venezia (sopra in una foto di archivio): Coldiretti, che ha espresso solidarietà ai coltivatori, registra le segnalazioni degli agricoltori delle isole della laguna, prima tra tutte quelle in arrivo da Le Vignole, dove l’acqua salata ha invaso i campi coltivati e i frutteti compromettendo il raccolto di verdure di stagione a pieno campo e della frutta con le piante stagnanti nella salsedine. A Sant’Erasmo, famosa per le coltivazioni di carciofo violetto, cardi e asparagi, le raffiche di vento hanno fatto volare le serre. 

Preoccupato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia: "Lo scenario ci preoccupa anche per le prossime ore. In montagna sta nevicando e le temperature si stanno alzando. Sono previsti 120 centimetri di neve, che con lo scirocco stanno facendo prospettare uno scenario come quello dell’alluvione del 2010. Ricordo che in quell’occasione sono stati colpiti 235 Comuni, oltre 10mila tra cittadini e imprese, ed è stato superato il miliardo di danni”.

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