Finocchio, meccanizzare la raccolta per essere più competitivi

Asa-Lift e Sgorbati, una soluzione per far risparmiare tempo e costi di manodopera

Finocchio, meccanizzare la raccolta per essere più competitivi
Meccanizzare la raccolta del finocchio per rendere il prodotto - il settimo ortaggio più coltivato in Italia - sempre più competitivo. Con un vero e proprio tour nei principali areali italiani vocati alla coltivazione del finocchio, la società danese Asa-Lift, specializzata nella meccanizzazione della raccolta ortaggi, presenterà assieme al partner Sgorbati Group la raccogli finocchi Asa-Lift PO-335.



Sette tappe, la prima ad Avezzano a fine mese, per mostrare con prove in campo le potenzialità di questa soluzione altamente automatizzata. "Questa macchina - spiega Alberto Sgorbati, sales manager della società bresciana - consente di effettuare la raccolta con un solo operatore: il conducente del trattore può gestire dalla cabina tutte le operazioni, apportando le necessarie correzioni mediante un joy-stick. Il taglio perfetto del finocchio è assicurato dal dispositivo di controllo automatico della testata, dotata di due dischi conici, liberi di galleggiare sul terreno, che ne tagliano la radice. Successivamente due cinghie afferrano il finocchio e lo trasportano fino ai due dischi, posti sopra il tavolo di selezione, che lo tagliano alla lunghezza desiderata. La macchina è inoltre dotata di ruota motrice per lavorare su terreni fangosi. L'attrezzatura può essere completata con un'ampia gamma di optional che consentono lo scarico del prodotto in cassoni. Il macchinario può essere adattato alle esigenze del produttore, per esempio personalizzando la raccolta in cassoni, in cassette, oppure depositando il prodotto sul terreno".

raccolta meccanica finocchio

Il tour, come detto, parte da Avezzano a fine mese per poi toccare Tarquinia (inizio novembre), Andria (metà novembre), Ginosa (fine novembre), Siracusa (metà dicembre), Isola di Capo Rizzuto (metà gennaio 2020) e terminare a Guidizzolo in occasione della manifestazione Orticoltura tecnica in campo (fine gennaio 2020, ma qui non sono previste prove). Per partecipare a una dimostrazione è possibile prenotarsi cliccando qui.



"L’alta incidenza della manodopera per la raccolta è il principale fattore che limita l’aumento delle superfici coltivate a finocchio - aggiunge Sgorbati - Ecco perché la meccanizzazione riveste un ruolo cruciale nello sviluppo di questa coltura nel nostro Paese. L'interesse per il finocchio è in continuo aumento, sia in Italia sia nel resto del mondo. In questo contesto di sviluppo è importante l'innovazione varietale per avere un buon prodotto anche in periodi non propriamente favorevoli e i costi di produzione. La meccanizzazione - conclude Alberto Sgorbati - è una risposta per l'elevata incidenza della manodopera, considerando anche le crescenti difficoltà nel reperire personale specializzato".

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