Coop, cambiare il mondo col carrello della spesa

Nuova campagna di comunicazione nel segno della sostenibilità e dell'economia circolare

Coop, cambiare il mondo col carrello della spesa
Una campagna di comunicazione che dalla tv arriverà al punto vendita. Perché è nel negozio che una catena distributiva coltiva le relazioni con le persone. Ai clienti, soprattutto quelli più esigenti e informati, Coop vuole parlare e dare risposte chiare. Soprattutto in chiave sostenibilità. E proprio la sostenibilità sarà al centro della campagna ideata da Havas Milan che sarà on air a partire da domenica con una serie di film (60”, 30”, 15’’, oltre a un formato lungo esclusivo per circuito cinema e web) che segnano un nuovo corso per la comunicazione di Coop.



Dai testimonial d'eccezione come Luciana Littizzetto, all'economia circolare di oggi. Protagonista della campagna è il carrello, pardon il consumatore che decide cosa mettere nel carrello: le sue scelte - che partono dalla testa e dal cuore, prima che da pancia e portafoglio - può cambiare il mondo. E renderlo migliore grazie a un "carrello coscienzioso, pronto a pulire il mare dalla plastica o stoppare l'utilizzo dei diserbanti, o ancora aiutare i lavoratori nei campi offrendo loro una limonata.



"Con questa nuova campagna di comunicazione raccogliamo esigenze diffuse e lanciamo una sfida confidando che chi crede in un consumo corretto e consapevole ci ascolterà con interesse e vorrà seguirci - spiega Maura Latini, l'ad di Coop Italia - In particolare, con questo film, ma anche con altri messaggi successivi, non raccontiamo prezzi o promozioni, teniamo alto l’impegno di un gruppo come il nostro che lavora da sempre e in anticipo sulla qualità dei prodotti, la loro trasparenza ed eticità, le azioni sostenibili. Non tutti i nostri competitor possono essere credibili su messaggi così forti, quello appunto come recita lo slogan che abbiamo scelto di “Una buona spesa può cambiare il mondo".



"Non pensiamo che uno spot possa salvare il pianeta, ma agire puntualmente in tutti i touch point sì - racconta al quotidiano ItaliaOggi Latini - Per esempio siamo gli unici nella gdo italiana ad aver aderito alla Pledging campaign della Comunità europea sull'economia circolare e la plastica riciclata. Riguarda l'intera filiera Coop, dall'acqua a marchio alla frutta, ma ora vogliamo andare oltre. Dire plastic free ormai è diventato marketing. Piuttosto crediamo a un'economia circolare che coinvolga tutti: gdo, istituzioni e consumatori". 


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