Bellanova tra porti aperti per l'agricoltura, Ceta e Ogm

Fissata la data del tavolo con gli assessori regionali su Pac e cimice asiatica

Bellanova tra porti aperti per l'agricoltura, Ceta e Ogm
Continua a far parlare di sé il ministro delle Politiche Agricole Teresa Bellanova. Per dichiarazioni legate al suo dicastero, certo, ma non solo. Subito dopo la decisione di Matteo Renzi di abbandonare il Pd per lanciare "Italia Viva", Bellanova ha reso noto sui social la decisione di seguirlo: il suo nome compare tra i 13 senatori che cambieranno casacca. Numerosi i commenti post. Di segno opposto: c'è chi ne apprezza il coraggio e chi la biasima per aver abbandonato lo schieramento che, pochi giorni fa, le ha consentito di diventare ministro.

Nel corso della trasmissione “Otto e mezzo” di martedì sera, Bellanova ha anticipato intanto l’intenzione di attuare politiche inclusive nella gestione europea dei flussi migratori auspicando di vedere chiusi i porti solo “alla contraffazione e alla concorrenza sleale”. E ha aggiunto: “Sono stata chiamata da varie imprese che mi hanno detto che senza flussi migratori ben regolati molte delle nostre produzioni marciscono nei campi. Molti dei lavoratori polacchi che prima venivano qui adesso vanno in Germania". 



Su Ceta e Ogm altre due affermazioni che hanno fatto discutere: “Dobbiamo lavorare perché si arrivi alla ratifica dell'accordo di libero scambio tra Ue e Canada, con l'obiettivo di dare competitività al sistema Italia”, ha affermato. “E sugli Ogm voglio aprire un confronto anche con la parte industriale". Il Ceta è entrato in vigore da quasi due anni, ma in via provvisoria, per le materie che rientrano nella competenza Ue. L'applicazione definitiva avverrà dopo la ratifica da parte dei Parlamenti nazionali e consentirà l'attuazione anche delle disposizioni che ricadono sotto le competenze degli Stati membri. “Abbiamo bisogno, su questo tema, di fare un ragionamento con le rappresentanze del settore, con tutti i produttori, analizzando i dati per individuare dove ci sono criticità”, ha puntualizzato Bellanova.

E ieri pomeriggio è arrivata la convocazione del tavolo su Politica Agricola Comune, revisione del Quadro finanziario poliennale per il periodo post 2020, emergenza cimice asiatica: se ne parlerà, con gli assessori Regionali all’agricoltura, il prossimo 26 settembre alle 11, "previa comunicazione al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano nella sua veste di Coordinatore della Commissione politiche agricole della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome": “Come certamente saprai”, si legge nella lettera di Bellanova resa pubblica dal Mipaaf, “nelle prossime settimane entreranno definitivamente nel vivo i negoziati a livello europeo sulla riforma della Pac e sulla revisione del Quadro finanziario poliennale per il periodo post 2020. Questioni di fondamentale importanza per il futuro del settore agricolo ed agroalimentare nazionale, a fronte delle quali è necessario definire una posizione negoziale comune, per essere adeguatamente attrezzati nei momenti cruciali del confronto, sia interno che a livello europeo”.

Infine, l'emergenza cimice asiatica: questione già sollevata al Mipaaf nei giorni immediatamente successivi all’insediamento da alcuni assessori regionali all’Agricoltura e su cui la Bellanova sottolinea di aver già confermato la forte attenzione del Ministero.

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