«Bio Val Venosta: siamo all'inizio di una nuova era»

Eberhöfer: nuovo stabilimento all'avanguardia, venderemo per 12 mesi l'anno

«Bio Val Venosta: siamo all'inizio di una nuova era»
Il primo settembre scorso si è aperta una nuova era per la lavorazione delle mele biologiche. In questa data, infatti, il leader di settore Bio Venosta (780 ettari in piena produzione e 220 in fase di conversione) ha inaugurato un nuovo stabilimento di ultima generazione presso la Cooperativa Juval di Castelbello. Una struttura dove, a partire da oggi, sarà lavorata e stoccata l’intera produzione biologica di Vi.P, precedentemente gestita a Laces.

"Un passo importantissimo per noi, che va nella direzione di migliorare la professionalità e la flessibilità nella lavorazione del prodotto biologico con le ultime tecnologie disponibili", ha sottolineato a Italiafruit News Gerhard Eberhöfer, responsabile vendite Bio Val Venosta in occasione di Sana. "Saremo in grado, ad esempio, di calibrare 60 bins di mele per ogni ora, sfruttando 62 uscite, per una capacità di cernita di 18 tonnellate l'ora. Ciò significa che, teoricamente, la raccolta potrà essere suddivisa e selezionata secondo 62 criteri diversi: dal colore al calibro, dalla varietà al sapore, e così via". 

"Abbiamo investito, inoltre, per realizzare un magazzino automatico (First in, First out) refrigerato con scaffalatura verticale, che ha una capacità di stoccaggio 18mila cassoni, al fine di poter riuscire a lavorare nella massima velocità possibile il prodotto giusto per il cliente giusto. Il magazzino automatico garantisce tra l’altro la visione complessiva delle certificazioni disponibili, tra cui Bioland e Demeter".


 Gerhard Eberhöfer al Sana 

"La sala di lavorazione ha 12 linee - prosegue Eberhöfer - e ci fornirà il vantaggio di aumentare sia la flessibilità, sia capacità di confezionamento del 60% fino a 28 tonnellate per ora. Così non avremo più difficoltà a rispondere agli ordini dell'ultimo minuto".

L’insieme di questi investimenti tecnologici e della conseguente riorganizzazione dei processi permetterà a Bio Val Venosta di raggiungere altri due obiettivi strategici, quali "la sicurezza del prodotto e la disponibilità per 12 mesi con continuità garantita" e "la possibilità di utilizzare imballi innovativi come i vassoi monomateriale". “Queste scelte - aggiunge Eberhöfer - nascono dalla volontà di garantire il miglior prodotto possibile a clienti e consumatori e vanno di pari passo con la nostra responsabilità sociale nei confronti dei produttori della nostra Valle ai quali vogliamo dare un futuro sostenibile per loro stessi e per i loro figli”.

Per quanto riguarda la raccolta, partita da due settimane, Bio Val Venosta prevede una produzione di 35mila tonnellate, il più 20% rispetto al 2018, grazie all’aumento degli areali coltivati a biologico. "La resa per ettaro rimane pressoché la medesima della precedente raccolta e la pezzatura è medio-piccola - conclude il responsabile commerciale - Qualità e colore sono ottimi. Le prime Gala bio sono già uscite dai nostri magazzini con ottimi riscontri dai nostri clienti e questo ci lascia ben sperare per un buon inizio di stagione”. 


 
Copyright 2019 Italiafruit News