Conad, un poker da 40 milioni nel Ravennate

Si punta sui Superstore di nuova generazione: spazio ai freschi e assortimenti all’avanguardia

Conad, un poker da 40 milioni nel Ravennate
Conad calerà il poker in provincia di Ravenna: con un investimento complessivo di circa 40 milioni di euro, la cooperativa Commercianti Indipendenti Associati svilupperà la propria rete con quattro nuovi punti vendita per una superficie totale di cinquemila metri quadri. Negozi con il nuovo concept di Conad, che mette in primo piano i freschi e dà spazio e rilevanza all'ortofrutta.

Ad illustrare la strategia della catena è Stefano Gavelli, direttore sviluppo e ufficio tecnico di Cia, che con Ravennaedintorni.it ha svelato i programmi del prossimo biennio. Gli interventi saranno a Ravenna, Faenza e Lugo.

Conad Ravenna

Nella città bizantina il cantiere di via Antica Milizia aprirà nella tarda primavera dell'anno prossimo e l'inaugurazione è in calendario per Pasqua 2022: sarà un superstore con 2.500 mq dedicati all'alimentare e una superficie analoga per abbigliamento, elettronica e beni per la casa. "Non sarà un centro commerciale nel senso classico, non ci sarà una galleria di negozi - spiega il manager - Si tratta di due blocchi indipendenti tra loro, abbastanza bassi, con una estetica simile e con parcheggi indipendenti, in gran parte interrati per non riempire di auto un’area all’ingresso della città. Se parliamo di spazi per alimentari Ravenna ha ancora una potenzialità inespressa: il dato che si prende in considerazione è quello di superficie di vendita ogni mille abitanti. Mancano Superstore di nuova generazione in grado di offrire servizi ed assortimento all’avanguardia. Penso che con le novità in arrivo nei prossimi anni si arriverà alla saturazione del mercato".

Conad Lugo

Nella frazione di San Pietro in Vincoli, Conad conta di aprire a Pasqua 2020. Un pdv più piccolo, frutto di un investimento di 4,5 milioni. A Lugo è invece partito l'iter per trasformare l'ex acetificio Venturi: sul piatto 15 milioni di euro. A Faenza, invece, la catena amplierà un proprio punto vendita adiacente all'area Borghesi: 280 mq si aggiungeranno agli 800 esistenti.

In tutti gli interventi Conad non c’è nessun iper. E' un modello in crisi? "Quello degli iper è un modello superato e alla loro crisi ha contribuito anche la situazione economica generale del Paese che ha portato molti individui a rivedere le proprie abitudini di consumo acquistando solo il necessario e quando necessario - conclude Stefano Gavelli - e ciò ha contribuito ad un rilancio delle strutture di prossimità, più comode e veloci per la spesa quotidiana".

Copyright 2019 Italiafruit News