«Cimice asiatica, trattare non serve a niente»

I giovani di Confagricoltura: l'insetto è troppo mobile, danni ingenti

«Cimice asiatica, trattare non serve a niente»
Una quota di frutti danneggiati che arriva fino al 50-60% nelle cime delle piante e nelle zone perimetrali che segnano il confine dei pereti. Questa la situazione che si sta registrando nelle due province di Forlì-Cesena e Ravenna per quanto riguarda i danni della cimice asiatica rilevati negli impianti di pere Williams. "Il fatto che la percentuale di danno sia altissima nella parte alta delle piante e ai bordi dell'appezzamento ci fa capire come Halyomorpha halys viva all'esterno del frutteto" commenta a Italiafruit News Luigi Bosi, pericoltore e presidente dei Giovani di Confagricoltura (Anga) Ravenna

La cimice asiatica, infatti, preferisce sostare dove non viene disturbata, lontano dalle persone e dai rumori forti. Trova riparo in vecchi caseggiati o capannoni rurali, ma anche nei fossi. Tutti i giorni, poi, cerca di entrare nei frutteti - dall’alto e dai lati - per cibarsi e/o per deporre le uova. "Questa sua continua mobilità rende inefficaci i trattamenti chimici - evidenzia Bosi - Ecco perchè riguardo ai danni, non si registrano differenze sostanziali tra i produttori di pere che seguono una strategia di difesa completa, prevista dal disciplinare di lotta integrata dell'Emilia-Romagna, e chi invece tratta poco o per niente".


Luigi Bosi

I pericoltori romagnoli, attualmente impegnati nella raccolta di Williams, stanno riscontrando la forte presenza di nuove generazioni di Halyomorpha halys. "Nei campi si vedono piccoli esemplari di tutte le età: le loro punture sui frutti, ovviamente, saranno visibili nel giro di alcuni giorni. Temo quindi che la produzione romagnola di questa varietà, al termine delle raccolte, sarà inferiore al meno 30-40% previsto inizialmente". I frutti sani di Williams, per fortuna, si presentano molto bene. "Il prodotto è bello, non ha difetti di buccia e non presenta ruggine. Diciamo che la qualità estetica è buonissima, mentre la durezza ottimale si raggiungerà nel giro di qualche giorno". 

Ma una volta concluse le raccolte di Williams, la cimice asiatica si potrebbe orientare sull'Abate Fétel romagnola? "E' difficile dirlo adesso - risponde Bosi - A giugno ha preferito cibarsi di pesche, a luglio di pere. Potrebbe colpire le Abate, così come altre varietà di pere o altre specie come mele e susine. Sicuramente farà ancora danni. In Romagna, infatti, la popolazione di questo insetto è aumentata in maniera esponenziale rispetto all'anno scorso".

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