La cooperativa di comunità che fa produzione e distribuzione

La cooperativa di comunità che fa produzione e distribuzione
Una cooperativa di comunità a scopo plurimo che ha fatto della diversificazione produttiva, finalizzata a rispondere alle esigenze del territorio e alla creazione di benessere economico e sociale, la propria mission distintiva.

Questo in sintesi il profilo di C.a.S.P. Valle del Brasimone, cooperativa di Castiglione dei Pepoli (Bologna) aderente a Confcooperative Bologna, che ha chiuso il bilancio 2018 con un volume d'affari pari a 8,5 milioni di euro – con un incremento di oltre 1,2 milioni di euro rispetto al 2017 – e con un utile di 500 mila euro.

Una realtà nata nel 1969 e quindi presente da 50 anni in un'area vasta dell'Appennino bolognese (da Castiglione dei Pepoli a Camugnano, da Sasso Marconi a Monzuno), con una base sociale di 120 soci, dei quali circa metà dipendenti ed ex dipendenti impegnati nelle varie attività e metà agricoltori conferenti. Protagonista di un'evoluzione crescente, che ha progressivamente contrastato criticità e difficoltà anche di rilevanza sociale, si è consolidata fino a divenire punto di riferimento essenziale per enti pubblici, istituzioni e popolazioni locali.

Con oltre 55 dipendenti, C.a.S.P. Valle del Brasimone è impegnata in molte attività:

- agricoltura, con ritiro e trasformazione cereali in farine alimentari e prodotti da forno, fornitura di mezzi tecnici per l'agricoltura e l'allevamento, vendita al dettaglio di prodotti per allevamento rurale, orto e giardino, enologia, apicoltura, ecc. (3 le sedi operative, una a Sasso Marconi e due a Castiglione dei Pepoli);

- distribuzione alimentare, con un supermercato di 600 mq a Castiglione dei Pepoli e un minimarket di 150 mq a Rioveggio di Monzuno;

- settore Lavori e Servizi, con committenze pubbliche e private  per la realizzazione di opere di consolidamento e prevenzione del dissesto idrogeologico, lavori stradali ed edili, manutenzione del verde, lavori forestali.

“Quella della nostra cooperativa – afferma Maurizio Albertazzi direttore della Cooperativa C.a.S.P. Valle del Brasimone – è un'attività multisettoriale che si è sviluppata costantemente negli anni con risposte efficaci  in relazione alle necessità di beni e servizi che emergevano dal territorio, registrando in tal senso sempre buoni risultati economici e attuando ogni anno programmi di investimento autofinanziati nelle aree locali di riferimento”.

“Nell'ultimo quadriennio – spiega Albertazzi – gli investimenti complessivi della Cooperativa  hanno superato 1 milione di euro, mentre nei soli primi cinque mesi del 2019 gli investimenti hanno toccato i 400 mila euro, ai quali si aggiungeranno nel 2020 altri 1,5 milioni di euro per l'ampliamento dell'impianto di stoccaggio dei cereali finalizzato al ritiro dei cereali biologici,  la ristrutturazione del supermercato alimentare di Castiglione dei Pepoli e la realizzazione dei nuovi uffici amministrativi”.

L'alta vitalità espressa dalla Cooperativa, in comunità appenniniche spesso interessate da fenomeni di diffuso spopolamento, è un importante fattore di presidio e sviluppo dell'occupazione che salvaguarda il tessuto sociale e favorisce inoltre l'attività di molteplici imprese dell'indotto diretto. Una rete di aziende e persone che genera business e diffonde buone pratiche ambientali, puntando a trasferire competenze ed esperienze alle nuove generazioni per educare al rispetto dei cicli produttivi, della biodiversità e della natura, alla corretta gestione delle risorse  e alla riduzione degli sprechi in ogni tipo di attività.

“Un investimento culturale e formativo – aggiunge il direttore della Cooperativa C.a.S.P. Valle del Brasimone – che nel 2020 si concretizzerà nell'attuazione di alcuni progetti, come visite aziendali per illustrare la filiera corta dei cereali (dal campo alla tavola), interamente realizzata da C.a.S.P., e la creazione di un orto didattico biologico per avvicinare i giovani all'agricoltura e ad una prospettiva di futuro nei luoghi dove sono nati. Vogliamo offrire loro una possibilità di scelta per restare in territori resi così più attrattivi, che necessitano di un utile ricambio generazionale e di nuove energie”.

“Dopo 50 anni di attività – conclude Albertazzi – siamo ad un nuovo punto di partenza del percorso che ci ha visto cogliere i bisogni e le opportunità emergenti  e trasformarle in attività di business, con una positiva ricaduta economica e sociale nelle comunità di nostra influenza. Il forte legame con le aree locali è stato ed è il motore propulsivo del nostro progetto di impresa e proprio in questo contesto intendiamo realizzare a inizio ottobre a Castiglione dei Pepoli un evento popolare per festeggiare la storia semplice di una Cooperativa fatta di persone e per le persone”.

Fonte: Confcooperative Emilia-Romagna