Stop alla Peronospora con le patate tolleranti di Romagnoli

Nel campo sperimentale di Bologna si punta ad azzerare i trattamenti. Le foto

Stop alla Peronospora con le patate tolleranti di Romagnoli
La tutela dell’ambiente come pilastro di sviluppo. L'azienda Romagnoli F.lli Spa punta dritto alla pataticoltura sostenibile con l'apertura di un campo sperimentale dedicato alle cinque nuove varietà di ultima generazione (Levante, Twister, Twinner, Carolus e Alouette), tolleranti alla peronospora, che sono state lanciate a Macfrut 2019Il sito è stato presentato ieri a Bologna presso l’azienda agricola Selva Maggiore, alla presenza della titolare Grazia Romagnoli, del professore dell'Università di Tuscia Gabriele Chilosi, di Guglielmo Donadello di Cosepa (Consorzio servizi per l’agricoltura) e di Daniela Sciarra, responsabile nazionale Filiere agricole di Legambiente.

"Se l’alimento deve essere il più sano possibile, l'ambiente deve essere il più tutelato possibile - ha sottolineato Grazia Romagnoli - Questo è il primo campo sperimentale d'Italia in cui l'agricoltore, custode dell'ambiente, diventa anche custode responsabile, avvalendosi di mezzi e di prodotti (varietà del seme) che gli consentono di essere più responsabile nei confronti dell'intera società. Auspico che questo progetto possa rivoluzionare l'assortimento delle patate che i consumatori troveranno nei punti vendita della grande distribuzione".





L'attività sperimentale è stata condotta dallo staff tecnico di Romagnoli, in sinergia con il Dibaf dell’Università della Tuscia, Legambiente e Cosepa. Obiettivo della sperimentazione testare la tolleranza alla peronospora delle varietà selezionate, ponendole a confronto con varietà (test) già diffusamente coltivate e particolarmente sensibili all’infezione fungina. Dai primi rilievi eseguiti in campo è emerso che le nuove varietà non hanno richiesto alcun trattamento antiperonosporico a differenza della varietà test, sulla quale sono stati eseguiti fino a sette interventi fitosanitari, che comunque non hanno inficiato la sanità della coltivazione e le rese produttive.

"Abbiamo fatto questa sperimentazione allo scopo di verificare la performance produttiva delle cinque varietà, ma anche per diminuire al massimo il numero di trattamenti nei confronti della peronospora" ha spiegato il professore Gabriele Chilosi.






"I risultati finali della sperimentazione non sono ancora disponibili, in quanto le nuove varietà potranno crescere per altri 15-20 giorni - ha detto Francesca Russo, responsabile tecnico di Romagnoli - Sulla base delle nostre proiezioni, in ogni caso, abbiamo stimato che la loro produttività si dovrebbe allineare a quella delle varietà normalmente commercializzate sul mercato".

Sostenitore e partner del progetto è Legambiente: "Da tempo collaboriamo con Romagnoli e con questa azienda riusciamo a fare anche un discorso di filiera a 360 gradi, comunicando ai cittadini che l'agricoltura Made in Italy è altamente innovativa" ha evidenziato Daniela Sciarra, responsabile Filiere agricole. "Noi crediamo che non sia più possibile rimandare l'avvio di processi di innovazione in campo agricolo, in funzione di due obiettivi: fornire una risposta di carattere agro-ecologico alla crisi del cambiamento climatico; e individuare gli strumenti d'intervento a carattere normativo che possano efficientare il Piano d'azione per l'utilizzo sostenibile dei prodotti fitosanitari, che sarà rinnovato e pubblicato entro la fine del 2019". 





“Il successo di questa sperimentazione è un importante riconoscimento del nostro impegno in ricerca e innovazione per la nuova generazione varietale di patate - ha concluso Giulio Romagnoli, amministratore delegato - Qualità, produttività, gusto e versatilità di impiego nel pieno rispetto dell’ambiente, sono gli obiettivi di questo progetto, che con grande soddisfazione portiamo avanti con Legambiente e l’Università degli Studi della Tuscia, confidando possa produrre risultati sempre migliori e sempre più condivisi”.   

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