Patata Viterbese, la stagione si è chiusa col botto

Ottimismo per la nuova campagna. Ccorav: «Temiamo il meteo instabile»

Patata Viterbese, la stagione si è chiusa col botto
Si conclude positivamente la stagione 2018/2019 delle patate per Ccorav (Consorzio Cooperativo Ortofrutticolo Alto Viterbese), operante con circa 140 soci produttori nella zona compresa tra il lago di Bolsena, la Toscana e l'Umbria. La domanda di prodotto è salita alle stelle e i prezzi sono arrivati sui 0,50-0,60 euro il chilo - in rialzo fino a 0,80 euro il chilo a fine mercato - complice la scarsa offerta di prodotto. La prospettiva per la prossima campagna è di cauto ottimismo.

"La domanda è stata enorme, sul mercato c'era poco prodotto e i prezzi sono lievitati, arrivando a 0,80 euro il chilo nell'ultimo segmento di mercato - spiega a Italiafruit News Vincenzo Rosati, direttore commerciale di Ccorav - La qualità delle nostre patate è stata buona e i consumatori hanno apprezzato soprattutto le varietà Ambra e Agata". Le sensazioni per la prossima stagione sono di ottimismo, ma contenuto, complice una situazione meteorologica instabile. "Vogliamo partire bene sul mercato, con prezzi sui 0,30 euro al chilo. Anche quest'anno abbiamo seminato bene, a luglio iniziamo a scavare. Ha piovuto molto e all'improvviso è esploso il caldo, un po' di piante stanno appassendo, perciò stiamo intervenendo con l'irrigazione giorno e notte, anche se i costi aumentano".



Ccorav si rivolge principalmenbte alla Gdo e vanta accodi in particolar modo con catene quali Conad, Coop e Metro, ma vende anche all'ingrosso nei mercati di Torino, Roma, Firenze e soprattutto nel Mercato Ortofrutticolo di Fondi. "Abbiamo una clientela che apprezza molto i nostri prodotti ed è fedele ormai da quarant'anni", chiosa il direttore commerciale.

I produttori Ccorav coltivano e immettono sul mercato patate di diverse varietà anche in funzione agli usi in cucina. "Abbiamo patate per tutti gli usi come Ambra, Monalisa, poi la Fontane da fritto e l'Agata da bollito - continua il manager - Agata e Ambra in particolare sono andate molto bene". Ccorav, che raggruppa 5 cooperative, è in grado di produrre 170-180mila quintali l'anno di patate, di cui ben 100mila certificate Igp e principale motore di traino per il Consorzio. "La patata Igp è il nostro punto di forza e ci ha permesso di aprire nuovi canali nella Gdo - afferma Rosati - Sul mercato è molto apprezzata anche la batata, o patata americana, e abbiamo l'obiettivo di provare a coltivarla dopo un primo tentativo di due anni fa".



Nel corso del tempo Ccorav, con le sue cinque cooperative, ha consolidato la propria posizione, portando il proprio fatturato a 10-11 milioni di euro e soprattutto arrivando a coltivare a patata ben 700 ettari (circa 5-6 ettari per socio produttore), a fronte dei 100 ettari del 2015. "L'obiettivo per il momento è consolidarci sul mercato nazionale. Vogliamo fare prezzi buoni e dare le giuste remunerazioni ai produttori, in difficoltà perché i costi di semina e i prezzi dei concimi sono in aumento", conclude Vincenzo Rosati.

Copyright 2019 Italiafruit News