Trappole e monitoraggio contro la cimice asiatica

Progetto sperimentale veneto mette in rete associazioni di categoria, produttori e Mercati

Trappole e monitoraggio contro la cimice asiatica
Un’azione di monitoraggio ad ampio spettro e un’informazione capillare per cercare di contrastare la cimice asiatica. E’ stato presentato ieri a Verona il progetto sperimentale sviluppato e realizzato da Coldiretti, Associazione interregionale produttori olivicoli di Verona, Consorzio Agrario del Nord-Est con la gestione tecnica di Agrea Centro Studi e il supporto economico di Banco Bpm e Cattolica Assicurazione, oltre alla collaborazione dei Mercati Ortofrutticoli alla produzione di Bussolengo-Pescantina, Sommacampagna/Sona, Valeggio sul Mincio/Villafranca di Verona. Prevede  due strumenti: trappole a feromoni di aggregazione, collocate in una ventina di aziende agricole in aree rappresentative dell’area peschicola, kiwicola e olivicola a Sud-Ovest di Verona e un bollettino settimanale diffuso come newsletter o scaricabile attraverso apposita applicazione gratuita.



Una partnership e un progetto di supporto a tutto il settore agricolo per ottenere la conoscenza del ciclo biologico, delle condizioni ambientali e territoriali in cui è in grado di vivere la cimice per una corretta difesa fitosanitaria. Nel dettaglio, si vuole valutare la dinamica della popolazione, il comportamento dei voli degli adulti, la presenza degli stadi giovanili e lo sviluppo dell’insetto. I risultati dalle indagini sono analizzati ed elaborati per ottenere dati sulla distribuzione e biologia dell’insetto al fine di intervenire nei momenti opportuni con trattamenti mirati e selettivi.

La “cimice marmorata” è particolarmente pericolosa per l’agricoltura perché - è stato ricordato in conferenza stampa - prolifica con il deposito delle uova almeno due volte l'anno con 300-400 esemplari alla volta rovinano i frutti rendendoli inutilizzabili. Le strategie di lotta prevedono diversi metodi, come l’installazione di reti protettive sul frutteto, i trattamenti con prodotti fitosanitari selettivi, le catture massali con trappole a feromoni di aggregazione, l’individuazione di piante-esca per evitare l'infestazione dei campi coltivati. La copertura delle coltivazioni con le reti antigrandine limita la dinamica delle popolazioni mentre ancora più utile è l'impiego di reti anti-insetto

La situazione è difficile in tutto il Nord fino all’Emilia Romagna ma si sta espandendo anche nel Centro-Sud. La diffusione improvvisa di questi insetti, che non hanno nemici naturali, è stata favorita dalle alte temperature di questo mese.

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