«Caporalato, situazione drammatica: task force e droni»

Il presidente Inps alla Camera: fenomeno dilagante, scoperti 100mila rapporti di lavoro fittizi

«Caporalato, situazione drammatica: task force e droni»
“Caporalato, la situazione è drammatica”: non ha usato mezzi termini il presidente dell'Inps  Pasquale Tridico in occasione dell’audizione alla Camera dei Deputati di ieri sulla scottante questione. “Un problema di criminalità organizzata, non solo di lavoro irregolare”, per contrastare la quale ha proposto “la creazione di una task force di ispettori Inps che collaborino con forze dell'ordine e magistratura" ma anche "un utilizzo maggiore di strumenti tecnologici come i droni per fare controlli più precisi su appezzamenti e loro redditività".  

Tridico ha  sottolineato che tra il 2016-2018 sono stati accertati dall'Inps 93.700 rapporti di lavoro fittizi in agricoltura: “Numeri impressionanti che si concentrano al Sud ma non solo, visto che dal 2011 si registra un aumento del fenomeno molto forte anche al Centro e al Nord, oltre a una forte correlazione tra tasso di criminalità e caporalato". “La legge del 2016 per il contrasto del caporalato - ha aggiunto il presidente Inps - ha avanzato una proposta normativa abbastanza efficace che va nella direzione della risoluzione del problema, ma le dimensioni del fenomeno sono maggiori di quanto pensassimo”.



Proseguono intanto, come in un bollettino di guerra, le notizie di operazioni sul territorio nazionale: proprio ieri la Guardia di Finanza di Riva del Garda (Trento), in collaborazione con gli uffici ispettivi Inps di Brescia, ha comunicato di aver smantellato una banda che sfruttava i oltre 200 braccianti. I malviventi reclutavano la forza lavoro in Lombardia e li facevano lavorare con paghe da fame in molte aziende agricole del Trentino, Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna. Oltre a Riva del Garda, l’attività illecita coinvolgeva infatti anche le province  di Brescia, Mantova, Cremona, Piacenza, Torino, Alessandria e Cuneo. I contributi evasi ammontano a oltre 600mila euro; le multe elevate raggiungono i 200mila euro.

E' di pochi giorni fa la notizia che un’azienda agricola di Bisceglie ha reclutato e sfruttato quasi duemila operai agricoli, soprattutto donne, facendoli lavorare tra le 12 e le 15 ore al giorno. Secondo l’Ispettorato nazionale del lavoro in Puglia circa il 50% delle aziende agricole risultano essere in una condizione d'irregolarità, mentre il 64% dei lavoratori sono in nero. Il 75% dei lavoratori, stando al Rapporto, sono assunti in agricoltura in condizioni di clandestinità.
 
Caporalato anche nella logistica: la filiale italiana di una multinazionale svizzera specializzata in movimento e stoccaggio di merci, è stata commissariata dal Tribunale di Milano. Turni medi di dodici ore, paghe inferiori ad ogni contratto nazionale, giorni di riposo spesso saltati e un clima generale di intimidazione: questi i presupposti che, pochi giorni fa, hanno fatto scattare il drastico provvedimento.

Copyright 2019 Italiafruit News