Alto Adige, per i frutticoltori arriva Smart Land

Alto Adige, per i frutticoltori arriva Smart Land
Un terzo delle imprese altoatesine è attivo nel settore agricolo, il 50% delle mele vendute in Italia vengono prodotte in Alto Adige e soprattutto per quanto riguarda i vini bianchi l’Alto Adige è tra i leader italiani: il contributo dell’agricoltura altoatesina allo sviluppo economico della provincia è fondamentale. Alperia, il Centro di Sperimentazione Laimburg e il Centro di Consulenza per la fruttiviticoltura collaborano allo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche per rendere l’agricoltura ancora più sostenibile ed efficiente. Ieri è stato presentato il progetto Smart Land, con il quale verrà resa possibile un’irrigazione delle aree coltivate più mirata e rispettosa delle risorse.

Nelle ultime settimane nei campi di 60 frutticoltori e viticoltori altoatesini sono stati installati oltre 120 sensori di umidità del suolo. I sensori sono in grado di registrare e monitorare svariati dati rilevanti per il processo di irrigazione. "Abbiamo riunito il nostro know-how per sviluppare tecnologie che prima erano possibili solo in laboratorio e che ora possono essere utilizzate in modo capillare in tutto l'Alto Adige", spiega Sergio Marchiori, direttore di Alperia Smart Region, la business unit di Alperia che mira a promuovere l'innovazione e l'efficienza energetica e punta a fare dell'Alto Adige una regione modello.



Il sistema informa l'agricoltore sull'umidità del suolo e combina i dati meteo a quelli relativi alle temperature attuali. Le moderne tecnologie di trasmissione dei dati consentono di mettere a disposizione degli agricoltori online una raccolta sistematica in tempo reale di tutti i dati di misurazione dai campi. "In questo modo in futuro potranno essere utilizzati su ampia scala metodi di gestione agricola che in precedenza erano riservati principalmente al campo della ricerca", afferma Martin Thalheimer, responsabile del gruppo di lavoro "Suolo, concimazione e irrigazione" del Centro di Sperimentazione Laimburg, che fornisce un supporto scientifico per l'implementazione del progetto.

L'irrigazione dei terreni agricoli per soddisfare la domanda e, soprattutto, per tutelare le risorse è un tema chiave per consentire la buona riuscita delle coltivazioni. In futuro, gli agricoltori saranno in grado di richiamare in tempo reale i dati dei sensori sui loro telefoni cellulari in modo da reagire prontamente alla carenza d'acqua. "Questo non solo aumenterà la qualità dei raccolti e ne assicurerà i volumi, ma consentirà anche di avere un'agricoltura sostenibile e praticamente naturale – una prerogativa che ci sta particolarmente a cuore", così Hansjörg Hafner, responsabile del settore viticoltura presso il Centro di Consulenza per la fruttiviticoltura dell’Alto Adige. In questo progetto congiunto con Alperia e il Centro di Sperimentazione di Laimburg, il Centro di Consulenza per la fruttiviticoltura sostiene l'implementazione concreta e fa da collegamento tra gli agricoltori, lo sviluppo tecnologico e la ricerca.

Fonte: ufficio stampa Alperia