«Ripresina» di Pasqua nei Mercati

Barcella (Milano) e Cavaglià (Torino): volumi discreti, le fragole rifiatano

«Ripresina» di Pasqua nei Mercati
"Ripresina" di Pasqua nei Mercati all’ingrosso italiani: il bilancio è in chiaroscuro, anche se negli ultimi giorni della scorsa settimana le contrattazioni si sono vivacizzate rilanciando, in parte, le quotazioni delle fragole, reduci da settimane “di passione”. “E’ stata una settimana influenzata dalla Pasqua e dagli altri imminenti ponti, difficile pertanto capire la reale portata dei consumi”, spiega Bruno Barcella di Salvi Milano Srl, che opera all’Ortomercato del capoluogo lombardo ed è specializzata nell’import. “Buona, tutto sommato, la richiesta di prodotti; abbiamo ricevuto ordini importanti dalla Gdo a discapito del commercio tradizionale in cui, per la chiusura delle scuole e il parziale svuotamento della città, viene a mancare una fetta di lavoro; sostenuta la richieste di fragole e asparagi, che l’hanno fatta da padrone. Per le prime, dopo due-tre settimane disastrose, ci si attendevano prezzi leggermente migliori: la ripresa nei giorni a ridosso della Pasqua c’è stata, ma tutt’altro che eclatante. In generale comunque la movimentazione dei volumi di ortofrutta, almeno da parte della nostra azienda, che è in crescita, non è mancata”. 



“Stanno per ridursi le scorte - prosegue Barcella - di pere nazionali e presto inizieremo a distribuire i frutti di importazione, con la Williams sugli scudi; allo stesso modo il kiwi italiano è in fase calante e presto sarà tempo di import dalla Nuova Zelanda per presidiare il mercato nell’ultimo scorcio di primavera e in estate”.



“Per le fragole - dice dal Centro agroalimentare di Torino Stefano Cavaglià - la settimana pre-pasquale è partita in sordina, poi negli ultimi giorni abbiamo notato una certa ripresa. Un trend non esaltante ma neppure disastroso. Forse nelle città a più alta vocazione turistica, in queste occasioni, le cose vanno meglio. Non è facile comprendere le dinamiche del consumo e l’incidenza di settori come l’Horeca, che si incrocia con i consumi dei privati e dei retailer”. 

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