Gli italiani aumentano la spesa di IV gamma, patate e agrumi

Lo dicono le elaborazioni Ismea su dati Nielsen. Nel 2018 più confezionato e meno sfuso

Gli italiani aumentano la spesa di IV gamma, patate e agrumi
Gli italiani nel 2018 hanno incrementato la spesa per ortaggi di IV gamma (+5%), patate (+2,4%), agrumi (+4%) e ridotto, al contrario, gli acquisti di verdure surgelate (-0,3%) e i prodotti a base di pomodoro (0,9%). E' quanto emerge dalle elaborazioni Ismea su dati Nielsen relative agli acquisti di alimenti e bevande delle famiglie italiane per l'intero anno appena trascorso. 

Nel complesso, il 2018 si è chiuso con una spesa alimentare in modesta crescita sul 2017 (+0,3%). Gli ortaggi, rispetto al 2017, segnano una riduzione dell'1,2%, mentre risulta più contenuto il calo della frutta (-0,2%). Si registra, più in generale, uno spostamento delle preferenze verso i prodotti confezionati: +5,1% la frutta e +2,9% la verdura. La spesa dello sfuso, sempre rispetto al 2017, è invece scesa del 9,1% per la frutta e del 4,8% per la verdura.

Lo studio, in particolare, sottolinea che gli ortaggi freschi pronti al consumo chiudono il 2018 con una crescita a valore del 5%, dopo +4,3% del 2017. Al netto delle variazioni nell'andamento degli acquisti dovuti ai consueti picchi stagionali, gli elementi che hanno trainato il settore della Iv gamma - spiega l’Ismea - verso positivi risultati sono un ampliamento della platea degli acquirenti, che salgono del +2,3%, superando quota 20 milioni di famiglie, e un aumento della frequenza di acquisto (+6,1%).

Risultano in crescita anche gli acquisti di patate: +2,4% la spesa e +1,6% i volumi. Perdono appeal gli ortaggi surgelati e i prodotti a base di pomodoro, per i quali anche a fronte di prezzi in leggero recupero, si rileva una flessione della spesa rispettivamente dello 0,3% e dello 0,9%. 



L’Ismea, poi, tiene a segnalare l'incremento del 4% per gli agrumi. Le arance trainano il comparto con sensibili incrementi di volumi (oltre 11%) che, malgrado la flessione dei valori medi, permettono al prodotto di chiudere il 2018 con un incremento della spesa del 7,9%. 

"A parità di scontrino il carrello è più leggero - sottolinea l'Ismea - perché oltre all’aumento dei prezzi che ha interessato quasi tutte le filiere alimentari, si è teso a sostituire prodotti tradizionali con altri che meglio sembrano adattarsi alle singole esigenze, quindi più elaborati e più costosi”.

“Il richiamo al salutismo e al benessere restano driver rilevanti nelle scelte di acquisto - prosegue lo studio - Gli italiani continuano a definirsi sempre più frequentemente interessati ed informati sulla salute legata all’alimentazione, ma il tempo per poterlo preparare in casa resta esiguo e insufficiente. Crescono pertanto gli acquisti di prodotti facili e veloci da preparare. Si evidenziano, in particolare, le performance dei piatti pronti: +10% nel 2018 rispetto al 2017 (sia in valore che in volume) e una crescita del 112% in 5 anni”. 



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