Nocciola delle Langhe, Confraternita soddisfatta

Nocciola delle Langhe, Confraternita soddisfatta
La confraternita della Nocciola Tonda Gentile di Langa di Cortemilia interviene in merito alla notizia del via libera del Ministero per le politiche agricole alla modifica del disciplinare della Nocciola Piemonte Igp (clicca qui per leggere la notizia) che consentirà l’uso della menzione Langhe sulle etichette dei prodotti corilicoli provenienti da 82 comuni della Langa cuneese e 20 Comuni della Langa astigiana.

Il nulla osta da Roma arriva dopo due anni di una battaglia giudiziaria che aveva visto il Consorzio di tutela della Nocciola Piemonte Igp, i comuni e le associazioni dei produttori in prima fila nel denunciare un uso improprio del termine "Langhe" per indicare nocciole prodotte anche in altre zone d’Italia e del mondo.

La parola fine alla querelle – che aveva visto intervenire a difesa della nocciola più buona del mondo anche l’attrice Luciana Littizzetto durante una puntata di “Che Tempo che Fa” – dovrebbe arrivare con l’approvazione definitiva di Bruxelles, attesa entro l’anno.

Spiega il gran maestro della Confraternita cortemiliese, Ginetto Pellerino: "Siamo veramente soddisfatti dell’esito della vicenda che ci ha coinvolti direttamente quando abbiamo deciso di invitare a Cortemilia Luciana Littizzetto per ringraziarla di sostenere la causa dei nostri produttori e di tutto il territorio. L’Alta Langa è la zona pioniera per la coltivazione della Tonda ed è anche la più vocata. Sono sempre i territori più difficili da coltivare che danno i frutti migliori e sulle colline dell’Alta Langa si producono da sempre grandi dolcetti, le migliori nocciole e oggi anche ottime bollicine. E’ agricoltura eroica, che caratterizza una zona fortemente a credito nei confronti delle istituzioni per aver patito l’isolamento, l’inquinamento, lo spopolamento. Un 'cru' della nocciola farebbe la differenza per queste colline perché consente di valorizzare la qualità di cui il nome Langhe è sinonimo nel mondo e mantenerne il prezzo".


Lo stesso Pellerino ricorda poi le caratteristiche che fanno della Tonda Gentile delle Langhe una varietà dalla qualità superiore, rispetto ad altri "cultivar": "In più di un’occasione ricercatori ed esperti di analisi sensoriale ne hanno decretato la  superiorità in ragione di una buona resa allo sgusciato, di una forma tonda, indispensabile per i prodotti dolciari, che necessitano di frutti interi, e di un calibro uniforme, che la rende unica per la pasticceria artigianale. Inoltre, il suo guscio è sottile e la pellicina intorno al frutto crudo ha uno spessore ridotto, che rende più semplice la sgusciatura e, una volta tostata, è facilmente pelabile, altra particolarità che la differenzia da tutte le altre. Se a tutto questo si aggiunge che ha grande capacità di conservazione e un sapore al palato persistente, si può ben capire perché è considerata la più buona del mondo".

Fonte: TargatoCn.it