Md fa shopping in Sicilia

Offerta per 21 punti vendita della Roberto Abate Spa. Coop Alleanza, intesa con i sindacati

Md fa shopping in Sicilia
Md vuole fare shopping in Sicilia: la catena fondata da Patrizio Podini, forte di circa 750 punti vendita nello Stivale che ne fanno il secondo player italiano tra i discount, ha infatti depositato un’offerta di acquisto vincolante al Tribunale di Catania per i 21 punti vendita a marchio Uno discount della Roberto Abate Spa messi all’asta dalla sezione fallimentare del tribunale etneo. L'appuntamento è fissato per il 16 aprile, con base di partenza di 32 milioni e 64mila euro e rialzo minimo di 250mila euro. Ad oggi Md rappresenta la più concreta speranza per centinaia di lavoratori in allarme dopo che la situazione di Abate Spa si è aggravata



Potrebbero essere 225 i dipendenti collocati a fronte dei quasi 400 totali, numero comprensivo degli “amministrativi” e dei collaboratori della piattaforma logistica. Cinque negozi sono rimasti fuori, per motivi diversi,  dalla lista elaborata dal Palazzo di giustizia tra cui il Pdv di Barcellona Pozzo di Gotto, il cui ramo d'azienda dovrebbe essere ceduto alla Gdc, Grande distribuzione catanese Spa.



E sempre a proposito di esuberi nel settore della grande distribuzione, è stato raggiunto un accordo fra Coop Alleanza 3.0 e i sindacati per oltre 500 addetti: prevede ricollocamenti nelle strutture della rete di vendita entro 50 chilometri con incentivi economici, oltre al reinserimento nelle società partecipate. Il piano interessa in via prioritaria lavoratori in possesso dei requisiti pensionistici entro il 31 dicembre 2023. In precedenza, altri 200 lavoratori avevano risolto le posizioni personali con uscite volontarie, pensionamenti e ulteriori ricollocamenti. “A fronte di una ristrutturazione aziendale complicata, si tratta di un buona accordo che salvaguarda l’occupazione e i salari”, il commento di Paolo Andreani della segreteria nazionale Uiltucs.

Continua intanto il Piano di dismissioni avviato nel 2018 con la chiusura delle sedi secondarie: dopo quella di Ravenna, toccherà alla sede siciliana e poi, entro il 2021, sarà la volta degli uffici amministrativi di Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia.

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