Esselunga a Modena, fine dell'empasse

Il via libera del Consiglio comunale chiude una vicenda ventennale

Esselunga a Modena, fine dell'empasse
Si avvicina il momento del (sofferto) taglio del nastro di Esselunga a Modena. Alla fine della scorsa settimana è arrivato il via libera consiliare alla variante urbanistica per il nuovo supermercato che sorgerà nell’area dell’ex Consorzio Agrario. I lavori potrebbero iniziare prima della fine dell’anno, a patto che non sorgano problemi nell’iter: dopo la fase dedicata alle eventuali osservazioni, servirà l’approvazione definitiva della variante e, infine, un Piano particolareggiato di iniziativa privata contenente gli interventi che verranno sviluppati, a partire dalla possibilità di insediamento della struttura di vendita medio-grande dalla superficie massima di 2.500 metri quadri. 



L'area è da tempo al centro di un accordo di programma tra il Comune e il retailer lombardo: lo stallo seguito alla prima richiesta di costruire, durato in tutto quasi vent'anni, era stato raccontato nel libro "Falce e Carrello" di Bernardo Caprotti, pubblicato nel 2007.

Confermati - riporta la stampa locale - gli impegni della società per la costruzione di un parcheggio multipiano da almeno 180 posti, che verrà ceduto gratuitamente al Comune così come la cessione, in permuta, di un’area su via Canaletto dove sarà possibile realizzare interventi di edilizia residenziale sociale; Esselunga metterà inoltre a disposizione della collettività un milione e 800mila euro di contribuiti per interventi di riqualificazione nel quartiere e per la valorizzazione di un Centro di vicinato.



“Finalmente vediamo, forse, la conclusione di un percorso durato vent’anni e sempre osteggiato dall’amministrazione su un comparto dove Legacoop aveva acquistato un lotto piccolissimo pagandolo quanto Esselunga tutto il resto” ha affermato durante il dibattito in Consiglio comunale Adolfo Morandi, di Forza Italia. “Si apre una struttura medio-grande che forse danneggerà altre già presenti, ma d’altra parte la faccenda andava risolta e ora si è trovato un equilibrio”. 

Giuseppe Pellacani, della lista Energie per l’Italia, ha evidenziato come la delibera arrivi alla fine di un lungo percorso caratterizzato da vari inghippi “come quello che l’antitrust ha rilevato sul comportamento di Coop Estense finalizzato a creare barriere amministrative”. Il Comune, dunque, “invece che con la spillina dell’ottimo amministratore avrebbe dovuto presentarsi con il capo cosparso di cenere. Dopo 15 anni, in ogni caso, si è usciti dall’empasse”.

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