Il mirtillo gigante americano sbarca nel Lazio

Primi stacchi dagli impianti realizzati da Apofruit in tre aziende pontine

Il mirtillo gigante americano sbarca nel Lazio
Mirtillo gigante americano, prove tecniche di produzione nell’area pontina. Lo scorso anno sono stati effettuai i primi stacchi dagli impianti realizzati da Apofruit nel 2017 su circa un ettaro: una produzione di circa 10 quintali provenienti da tre aziende che - si legge nell’house organ del Gruppo - hanno "garantito una certa soddisfazione ai coltivatori". Il crescente interesse da parte dei mercati per il mirtillo fresco e la necessità di differenziare la monocoltura del kiwi, sono due dei motivi alla base della scelta di introdurre questa coltura nell’areale laziale dove le condizioni pedoclimatiche e la qualità delle acque ne permette la coltivazione. 

I progetti sperimentali di Apofruit interessano tutte le varietà di piccoli frutti, anche lamponi e more, con risultati proficui soprattutto dove la filiera della logistica è già organizzata per le fragole. La raccolta è concentrata tra fine maggio e i primi di luglio; il numero di persone impiegate nella raccolta e l’arco temporale richiesto bene si integrano con le epoche di lavoro del kiwi giallo e verde; la fine dei diradamenti degli actinidia coincide infatti con l’inizio della campagna del piccolo frutto.



Le esigenze agronomiche - sottolinea ancora la pubblicazione di Apofruit - sono legate in particolare alla qualità delle acque d’irrigazione che devono contenere pochi bicarbonati e bassi livelli di sodio e cloro. I costi d’impianto sono simili a quelli di un frutteto. Viene consigliata la realizzazione della rete antigrandine, da realizzarsi ad altezze non superiori ai tre metri. Gli oneri di coltivazione sono legati in particolare al costo della raccolta.

Nel bilancio 2017, l’ultimo disponibile, i piccoli frutti commercializzati con il marchio “Chicche di natura” (lamponi, mirtilli, more, ribes,) avevano garantito 1,5 milioni di fatturato a fronte di oltre mille quintali di prodotto; l’obiettivo dichiarato era quello di raddoppiare le superfici dedicate in un anno. 

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