Tinte e tessuti dagli scarti ortofrutticoli

Tinte e tessuti dagli scarti ortofrutticoli
Piante coloranti e tinte realizzate da scarti agricoli, come le foglie del carciofo o le scorze del melograno. E poi pasta ruggine e fibre animali e vegetali, dalla lana a lino e canapa. Sono i protagonisti dell’iniziativa di Donne in Campo Cia-Agricoltori Italiani e Ispra, dedicata ai tessuti ecosostenibili, che si terrà a Roma, oggi alle 9.30, all’Auditorium Giuseppe Avolio.

L’evento nasce da un’indagine condotta dalle due organizzazioni sulla produzione eco-compatibile di fibre e tessuti da fonti naturali e/o di recupero, filati da tessitura artigianale, tintura naturale in Italia. I frutti dello studio sono finiti in un volume, dal titolo “Filare, tessere, colorare, creare. Storie di sostenibilità, passione ed eccellenza”, che raccoglie buone pratiche e attività di agricoltori, artigiani, aziende - tutti esempi di sostenibilità, biodiversità, innovazione ed economia circolare - e che verrà presentato all’incontro.

Oltre all’esposizione di agri-tessuti e alle testimonianze di diversi imprenditori, l’iniziativa di Donne in Campo-Cia e Ispra sarà l’occasione per un dibattito sulle possibilità future dei tessuti eco-compatibili. Tanto più che, come chiede l’Onu nell’Agenda 2030, è necessario costruire nuovi sistemi di produzione agricola e zootecnica che possano avere un ruolo positivo nello sviluppo di processi di riduzione dell’inquinamento e di degrado ambientale e di mitigazione dei cambiamenti climatici.

Ne parleranno, tra gli altri: Pina Terenzi, presidente Donne in Campo; Lorenzo Ciccarese, Valerio Silli e Roberto Daffinà dell’Ispra; Beti Piotto, Accademia Italiana di Scienze Forestali; Elena Pagliarino, Istituto di Ricerca sulla Crescita Economica Sostenibile del Cnr.

Concluderanno i lavori Alessandra Pesce, sottosegretario alle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo; Enrica Onorati, assessore all’Agricoltura e all’Ambiente della Regione Lazio; Dino Scanavino, presidente nazionale Cia-Agricoltori Italiani.

Fonte: ufficio stampa Cia