Mele, agrumi, patate e cipolle: il punto con Leonardi

L'azienda veronese analizza il mercato: «Per alcuni articoli è un disastro»

Mele, agrumi, patate e cipolle: il punto con Leonardi
Mercato ottimo per patate e cipolle, disastroso per mele e clementine, abbastanza buono per arance rosse e limoni. Questa, in sintesi, la fotografia scattata dall'operatore Michele Nino Leonardi dell'omonima azienda di commercio all'ingrosso di frutta e verdura. Azienda che opera con un posteggio all'interno del Centro Agroalimentare di Verona (stand 25/26) e con un centro di stoccaggio, lavorazione e distribuzione a Campagnola di Zevio, a pochi chilometri di distanza dal Mercato. 

"Sappiamo tutti - dice a Italiafruit News - che l'andamento di patate e cipolle è favorevole per l'ampia scarsità dell'offerta, che ha innalzato i prezzi in misura significativa rispetto alla scorsa stagione. I consumi si stanno attestando su buoni livelli e ciò conferma che cipolle e patate sono due prodotti che non possono mai mancare nelle case degli italiani".

"Per quanto riguarda il prodotto di origine nazionale, oggi si può registrare una scarsa disponibilità di cipolle gialle e bianche - evidenzia Leonardi - La campagna delle varietà rosse è finita e quindi stiamo aspettando la nuova produzione precoce di maggio; la nostra azienda, infatti, non intende orientarsi sulle produzioni di India ed Egitto. Anche le patate italiane sono alle ultime battute, qualche operatore ha già cominciato a lavorare con il prodotto francese".



Riguardo alla campagna delle mele, Leonardi evidenzia che i consumi continuano a essere piatti. Di conseguenza, l'andamento dei prezzi non mostra gli incrementi sperati. Il limone, al contrario, rimane un prodotto molto consumato nel nostro Paese: "Le quotazioni, rispetto alla scorsa stagione, sono inferiori del 20% a fronte della maggior offerta disponibile. L'industria, tra l'altro, quest’anno ha ridotto i prezzi di ritiro dei limoni del 10%”.

“Sono abbastanza buone - evidenzia - le quotazioni dell'arancia rossa Tarocco, che si continuerà a vendere bene almeno sino a fine aprile. La campagna delle clementine rimane pessima, e non è una novità: da quattro anni i risultati sono negativi. La causa? Tra gli addetti ai lavori si dice che sia la produzione eccessiva. L'Italia sta importando merce da Marocco, Egitto, Spagna, Grecia e Albania. Perfino la Croazia - conclude Leonardi - ha cominciato a coltivare clementine davanti al mare".



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