Frutta, le ambizioni del Porto di Civitavecchia

Il presidente Di Majo: «Possiamo diventare uno degli snodi strategici»

Frutta, le ambizioni del Porto di Civitavecchia
La missione a Fruit Logistica, un ruolo importante nell'intesa tra il Centro agroalimentare di Roma e il Mercabarna di Barcellona (clicca qui per leggere la notizia): per il porto di Civitavecchia è stato un mese di febbraio importante, dove sono emerse le ambizioni dello scalo laziale, riassunte nelle parole del presidente dell’Autorità portuale, Francesco Maria Di Majo: “Civitavecchia può diventare uno dei porti principali per lo scarico dell’ortofrutta”.

Ortofrutta strategica nei piani di sviluppo del porto. “E' un percorso, quello di rendere il porto di Civitavecchia uno dei principali per lo scarico dell’ortofrutta, iniziato due anni fa – aggiunge Di Majo – con l’accordo, del novembre 2017, tra l’Autorità Portuale di Civitavecchia e quella di Ancona, con la quale avevamo sviluppato un corridoio intermodale. Ma già pensando ad uno sviluppo che sarebbe avvenuto di lì a poco. L’ortofrutta è uno dei settori principali che sta sviluppando questo corridoio intermodale, anche grazie alla crescita del Car. Stiamo mostrando molta attenzione a questo traffico che può fare avere a Civitavecchia la leadership, insieme ad altri porti come Savona, Livorno e Salerno".



A Berlino erano presenti i vertici del Civitavecchia Fruit & Forest Terminal (Cfft), società che vuole rilanciare l'interporto in chiave agroalimentare. E così può nascere una triangolazione virtuosa: Car, Cfft e interporto. Piattaforme logistiche che puntano ad accelerare gli scambi di ortofrutta.

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