Il retail domani: negozi piccoli, acquisti spot, fresh cut

Gasbarrino (Unes) e De Ponti (Epta Group) sul futuro del commercio

Il retail domani: negozi piccoli, acquisti spot, fresh cut
“I negozi di domani saranno meno, più piccoli, omnichannel, specializzati, esperienziali, ibridizzati, monomarca, multicorner. E porteranno la merce a casa”. Lo ha detto Mario Gasbarrino, Ad di Unes, in occasione del convegno Experience Retail che si è svolto nei giorni scorsi a Bologna. "I punti vendita al dettaglio saranno sempre più monomarca. Questo significa che i negozi dovranno commercializzare più marche private e meno marche leader, che si venderanno maggiormente attraverso l'e-commerce".  Sullo stesso tema è intervenuto Giorgio De Ponti, docente di industrial design e product strategy manager di Epta Group, secondo cui negli ultimi anni si sta assistendo a una frammentazione della spesa, in tipologie di store e momenti differenti, quale conseguenza dell’evoluzione delle abitudini dei consumatori: piccoli acquisti quotidiani al rientro dall’ufficio o in pausa pranzo in cui si privilegia la quarta gamma, con frutta e verdura già lavata, confezionata e ready to eat, salad box, smoothies, quinta gamma, piatti di gastronomia; spesa settimanale nel weekend che diventa "un momento di piacere, alla ricerca di prodotti premium e, al contempo, di un’esperienza d’acquisto da vivere, con selezione di referenze legate a categorie specifiche, quali biologico e vegan”. 



In questo quadro, si assiste al “rifiorire di negozi di vicinato e supermercati di quartiere riletti in chiave moderna, che - puntualizza De Ponti - come indicato dal recente studio di Confcommercio Il negozio alimentare, sono scelti dal 55% degli italiani”. I cosiddetti proximity sono del resto “la tipologia di store che ha saputo evolvere più rapidamente, rinnovandosi per conquistare ogni categoria di consumatore”. 


Preparazione di frutta di IV gamma in uno stabilimento

Il legame tra canale online e tradizionale sarà sempre più stretto. L’Osservatorio eCommerce B2C della School of Management del Politecnico di Milano evidenza che la penetrazione dell’online sul totale degli acquisti retail in Italia è pari al 6,5%. Non una “sfida”, ma un’"interdipendenza": Internet riveste infatti, sottolinea De Ponti, un ruolo cruciale nel percorso di orientamento, con il cliente decide online cosa e dove comprare, per poi recarsi a fare acquisti nei negozi fisici.  Soprattutto nel caso del food, per il quale la consegna a domicilio resta marginale.

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