Ortofrutta romagnola, export in sofferenza

Ortofrutta romagnola, export in sofferenza
Terzo trimestre del 2018 negativo per l’export dei distretti dell’Emilia Romagna (-2,3%), in controtendenza rispetto alla crescita del totale dei distretti tradizionali italiani (+1,4%), e al dato del sistema manifatturiero regionale (+4,7%). Questo è quanto emerge, in sintesi, dal Monitor dei distretti industriali dell’Emilia-Romagna curato dalla Direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo. Il ripiegamento osservato nel terzo trimestre dell’anno porta il dato complessivo del periodo gennaio-settembre 2018 in territorio leggermente negativo (-0,5%).

“Si sono osservati risultati negativi soprattutto sui nuovi mercati (-5,7%), che pesano per il 35% dell’export distrettuale nel terzo trimestre 2018 - spiega Tito Nocentini, direttore regionale di Intesa Sanpaolo - Pesa la forte riduzione delle esportazioni in Turchia, India, Cina, Thailandia e Sud Africa. Sostanzialmente stabili i mercati maturi”.

“Dal nostro prezioso osservatorio, così come nel corso degli incontri organizzati dalla banca sul territorio regionale, abbiamo potuto constatare come alcuni distretti siano stati in grado di affrontare con maggior successo la seconda parte dell’anno. Cito, a titolo d’esempio, il positivo andamento annuale del Mobile imbottito di Forlì, il quale, facendo leva sull’alta qualità delle sue produzioni, accompagnate da adeguati investimenti in innovazione, certificazioni e strategie commerciali strutturate, ha continuato a crescere. Come Intesa Sanpaolo vogliamo porci sempre più come punto di riferimento per le imprese, supportandole anche nello sviluppo di quelle innovazioni e competenze che possono renderle sempre più competitive sui mercati internazionali”, ha concluso Nocentini.

Hanno chiuso il periodo luglio-settembre 2018 in crescita 6 distretti su 19 monitorati. Negativo l’andamento del distretto delle Piastrelle di Sassuolo, che fa registrare un calo delle vendite estere del 4,3% dovuto prevalentemente ai mercati francese e statunitense.

Controversa la situazione del settore della meccanica. Hanno registrato una buona crescita le Macchine per il legno di Rimini (+24,3%) e le Macchine per l’imballaggio di Bologna (+15,4%); in calo invece le Macchine per l’industria ceramica di Modena e Reggio Emilia (-7,5%), le Macchine agricole di Modena e Reggio Emilia (-8,6%), i Ciclomotori di Bologna (-10,8%), la Food machinery di Parma (-12,1%) e le Macchine utensili di Piacenza (-30,6%).

 Luci e ombre anche nel settore alimentare. Alla crescita dei Salumi di Reggio Emilia (+14,5%) e alla sostanziale stabilità del Lattiero-caseario parmense (-0,3%), dei salumi del modenese (+0,3%) e di Parma (-0,8%), si contrappone la contrazione del Lattiero-caseario di Reggio Emilia (-11,4%) e dell’Ortofrutta romagnola (-8%); inoltre è proseguita la tendenza negativa dell’Alimentare di Parma (-21,5%).

Si è poi assistito a un consolidamento della ripresa per l’export dei Mobili imbottiti di Forlì, che nel terzo trimestre 2018 registrano una crescita del 4%. Nel Sistema moda si osserva una dinamica non omogenea: continua la tendenza positiva della Maglieria e abbigliamento di Carpi (+2%), mentre decrescono le Calzature di San Mauro Pascoli (-4,6%) e l’Abbigliamento di Rimini (-6,2%).

In crescita nel periodo luglio-settembre 2018 le esportazioni dei Poli tecnologici regionali, che mostrano risultati migliori rispetto alla dinamica nazionale (+3,1% versus 0%). La crescita è stata generalizzata: bene il Polo ICT di Bologna e Modena (+1,7%) grazie alla buona performance in Ungheria ma soprattutto al balzo in Slovacchia. Buona dinamica anche per il Polo Biomedicale di Bologna (+1,5%) e soprattutto per il Polo Biomedicale di Mirandola (+6,5%).

Fonte: Intesa San Paolo