«Kiwi, il mercato aspetta uno scossone»

Ceradini: prezzi bassi nonostante un'offerta contenuta, ma la situazione potrebbe migliorare

«Kiwi, il mercato aspetta uno scossone»
La stagione commerciale del kiwi italiano si avvia al giro di boa senza grandi sussulti. “Confidiamo in un’accelerata nella seconda metà di febbraio, finora i prezzi sono tutt’altro che brillanti nonostante la disponibilità di prodotto sul mercato continentale sia esigua”, spiega Massimo Ceradini della veronese Kingfruit Srl. “Rispetto alla scorsa stagione registriamo quotazioni più basse di circa 50 centesimi il chilo nelle contrattazioni nella fase intermedia della filiera, un 35% in meno; va anche detto che nel 2017/18 il kiwi, in campo, era stato pagato decisamente di più. Attendiamo con curiosità e interesse Fruit Logistica di Berlino che, oltre a rappresentare un ideale spartiacque della stagione, permetterà agli operatori di confrontarsi, fare il punto della situazione e capire l'evoluzione di mercato”. Alla fiera berlinese Ceradini Group sarà presente con uno stand (nella foto sopra quello dell'edizione 2018) che farà da vetrina per prodotti con il brand aziendale.



La produzione commercializzabile di kiwi verde, stando alle ultime rilevazioni di Cso Italy, è pari a circa 333mila tonnellate, su livelli molto simili a quelli del deficitario 2017 (+1%) e inferiori del 30% alla media del quadriennio 2013-2016. Le stime iniziali sono risultate in calo rispetto alle previsioni di settembre soprattutto in Lazio, Emilia Romagna e Veneto.



Un’altra stagione all'insegna di volumi molto al di sotto della potenzialità produttiva del nostro Paese, in sostanza, fortemente condizionata dagli eventi climatici che si sono scatenati tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre. In crescita, di contro, la disponibilità del kiwi giallo.



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