Loacker e Cattolica lanciano il progetto Nocciole in Veneto

Nel Trevigiano, Ca' Tron sarà la tenuta pilota per la regione: primo corileto da 30 ettari

Loacker e Cattolica lanciano il progetto Nocciole in Veneto
Non c'è solo Ferrero a stimolare il mercato della nocciola italiana. L'azienda di Alba (Cuneo) ha lanciato il Progetto nocciola Italia per una filiera di qualità, con l'obiettivo di sviluppare il settore corilicolo, favorire un percorso di filiera integrata e creare redditività per il comparto agricolo; ma non è sola a investire nella corilicoltura. C'è infatti anche Loacker, azienda altoatesina specializzata nella produzione di wafer e specialità al cioccolato, che sta lavorando per introdurre nuovi corileti in Italia.

Loacker ha recentemente annunciato la partnership con Cattolica Assicurazioni, società a capo dell’omonimo gruppo che rappresenta uno dei principali attori del mercato assicurativo italiano, per la messa a dimora di 30 ettari di nocciole nella tenuta Ca’ Tron a Roncade (Treviso), una tra le più grandi tenute agricole a corpo unico d’Italia che la società assicurativa ha acquistato nel 2012 per rafforzare la propria identità, da sempre legata al mondo agricolo e al sistema agroalimentare.

Loacker

Due gli obiettivi di questa collaborazione: da una parte, l’introduzione della nocciola in un areale nuovo, per incrementare il numero di zone interessate dal progetto che Loacker ha avviato nel 2011 e concepito per soddisfare il proprio fabbisogno di nocciole italiane, una delle materie prime fondamentali per la preparazione dei famosi wafer. Dall’altra, l’attivazione del progetto, sarà, altresì, un’opportunità per la creazione di alternative lavorative concrete per gli agricoltori locali.

Loacker, grazie alla collaborazione con Cattolica Assicurazioni e l’Università di Padova, impianterà 30 ettari di nocciole all’interno della tenuta Ca’ Tron (che fungerà da tenuta pilota per il Veneto). Il progetto “Nocciole in Veneto”, appena partito, ha registrato infatti varie manifestazioni di interesse tra gli agricoltori, profilando l’impianto di ulteriori ettari nel 2019.



Per avere disponibilità di nocciole italiane, nel 2011 Loacker ha avviato un progetto a lungo termine che coinvolge varie aree territoriali della penisola per l’individuazione e lo sviluppo di nuove superfici per la coltivazione della nocciola. Il progetto è iniziato operativamente nel 2014 in Toscana, con la messa a dimora dei primi 50 ettari nell’azienda agricola Loacker Tenuta Corte Migliorina, nel comune di Orbetello. Ad oggi in Toscana sono stati impiantati circa 200 ettari, con la previsione di impiantarne altrettanti nei prossimi due anni. Sempre nelle aree dell’Italia centrale, Loacker prevede di estendere il progetto ad altri 100 ettari di nocciole in Umbria e Lazio. Il progetto ha coinvolto anche alcune aree del Friuli Venezia Giulia. Loacker sta lavorando, infatti, alla possibilità di avviamento di una tenuta pilota di eccellenza, per verificare la possibilità di un ulteriore ampliamento delle aree nella regione.

Nel febbraio 2018, inoltre, Loacker e Intesa Sanpaolo hanno firmato un importante accordo di collaborazione per sostenere la filiera della produzione delle nocciole italiane. Intesa Sanpaolo, gruppo leader per il sostegno finanziario del settore agroalimentare italiano, affiancherà Loacker e gli agricoltori interessati mettendo a disposizione una linea di credito dedicata alla riconversione dei terreni e la messa a dimora di nuovi impianti produttivi.

Andreas Loacker

“Tutti noi della famiglia Loacker abbiamo da sempre creduto in questo progetto, che ha lo scopo di poter offrire ai nostri consumatori non solo un prodotto di altissima qualità, grazie all’utilizzo di nocciole 100% italiane, ma anche la garanzia della sua tracciabilità”, afferma Andreas Loacker vicepresidente del Consiglio d’amministrazione dell'azienda dolciaria.

“L’impegno di Cattolica nel programma Noccioleti Italiani vuole sottolineare l’importanza che riveste, per la società, la partecipazione a sperimentazioni agricole innovative, sostenibili e che impattino in modo positivo ed etico sul lavoro e sul reddito nel comparto dell’agroalimentare - rimarca Gino Benincà, presidente di Cattolica Agricola - Da sempre Cattolica si affianca con particolare attenzione a questo settore nell’ottica di sostenere l’intera filiera produttiva del Made in Italy”.

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