Nocciole, prezzi stabili per l'offerta italiana

Il focus varietale per Mercati e industrie. Chi saranno i fornitori di Barilla?

Nocciole, prezzi stabili per l'offerta italiana
In tutte le zone corilicole della nostra Penisola la prima fase della nuova campagna di commercializzazione della nocciola è stata caratterizzata da un andamento delle quotazioni pressoché stabile.

Secondo l'Ismea, la scorsa settimana i prezzi medi all'origine delle nocciole in guscio di prima qualità (franco-magazzino partenza) hanno raggiunto i 3,45 euro il chilo per la varietà Tonda gentile trilobata sulla piazza di Cuneo; 2,3 euro/kg per la Tonda di Giffoni a Salerno e per la Tonda romana a Viterbo; 2,05 euro/kg per la varietà Lunga di San Giovanni scambiata a Napoli e 1,9 euro/kg per la Tonda avellinese ad Avellino.

Nel complesso, il prezzo medio all'origine rilevato a novembre si attesta a 2,33 euro il chilo, registrando così una contrazione del 3,7% rispetto allo stesso mese del 2018. 




In queste settimane, gli acquisti di nocciole già sgusciate da parte delle industrie di trasformazione italiane sono abbastanza limitati e avvengono a un prezzo medio di riferimento che si attesta attorno ai 5 euro il chilo, con quotazioni molto più elevate per la Nocciola Piemonte (varietà Tonda Gentile delle Langhe) e altre cultivar pregiate come la Tonda di Giffoni e la Tonda gentile romana.

Per il mese di gennaio, il sistema industriale si aspetta l'arrivo sul mercato nazionale del prodotto cileno e australiano. Potrebbe arrivare, poi, anche la produzione del Sudafrica. Gli addetti ai lavori, in particolare, sono in attesa di capire chi saranno fornitori di Barilla che, a inizio 2019, dovrebbe lanciare la crema spalmabile di nocciole Pan di Stelle, un prodotto che vuole insidiare la leadership di Nutella.  



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