Alimenti simbiotici, al via studio sui benefici alla salute

L'Istituto tumori della Romagna (Irst) in cerca di risposte: test su 60 consumatori

Alimenti simbiotici, al via studio sui benefici alla salute
Biologico e biodinamico (Demeter) sono gli standard green più richiesti dai retailer europei, mentre passa ancora in secondo piano il sistema dell'agricoltura simbiotica, basato sull'utilizzo di un complesso microbico che, appunto, entra in simbiosi con le radici delle piante e favorisce l'assorbimento delle sostanze nutritive presenti nel terreno. Ma nei prossimi anni, forse, potrebbe cambiare qualcosa. La filiera di questo modello produttivo, praticato da sempre più agricoltori italiani (circa 200 in totale), ha infatti richiesto al Mipaaft la possibilità di avere un bollino di certificazione ed è riuscita, al contempo, ad attirare anche l'attenzione dei mondi della ricerca scientifica e dell'Università.  

A questo proposito, come spiega il Corriere di Romagna, l'Istituto scientifico romagnolo per lo studio e la cura dei tumori (Irst) ha deciso di sviluppare uno studio per comprendere i possibili benefici di un regime alimentare fondato su prodotti simbiotici, che saranno somministrati a un campione di 60 adulti sani per un periodo regolare. Lo studio, appena avviato, dovrebbe portare i primi risultati nel 2020. 



Al progetto di ricerca, sostenuto dalla Coldiretti, collaborano sei aziende del Forlivese, socie del "Bio distretto Val Bidente", che da almeno tre anni seguono i principi della coltivazione simbiotica. 

La Coop Bio Valbidente e l'Orto in Cassetta forniranno la frutta e la verdura, la Tedaldi le uova, la Boschetto latte e formaggi, la Seggio carne e cereali, l'azienda di Paolo Marianini pane, grani e biscotti. Altri partner sono l'Università di Bologna e il Consorzio Eco-Simbiotico. 

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