Sicilia, piove sul bagnato

Il maltempo continua a flagellare l'isola: da Catania al versante tirrenico

Sicilia, piove sul bagnato
Rovesci e temporali sparsi continuano a colpire la Sicilia, ora anche sul versante tirrenico (da Trapani a Palermo e Messina), senza risparmiare Catania.
Domenica pomeriggio un temporale si è abbattuto nel Catanese, tra Palagonia, Ramacca e Mineo. Un nubifragio improvviso e di forte intensità (50 millimetri d’acqua in mezz’ora) che, come venerdì, ha di nuovo sommerso le strade. E, come se non bastasse, nella zona tra Ramacca, Palagonia e Castel di Iudica è addirittura grandinato. Sempre ieri un violento nubifragio ha interessato Piazza Armerina, nell'Ennese, con decine di frane e smottamenti.



Purtroppo l’allerta prosegue per tutta la giornata di oggi, perché sono previsti temporali su buona parte dell'isola ma, soprattutto, sul versante tirrenico con precipitazioni abbondanti.

“L’emergenza ancora continua, le piogge persistenti stanno mettendo in ginocchio buona parte del Sud-Est, e adesso si spostano in altre aree della Sicilia – ha detto ieri il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci - Siamo intervenuti con sei milioni di euro per consentire ai sindaci e alle province di potere ripristinare le infrastrutture essenziali (vedi nostro articolo di ieri) ma speriamo che da Roma arrivi qualche segnale in modo che il Governo possa stanziare una congrua somma. Al tempo stesso, però, dobbiamo prendere atto che il territorio siciliano non è mai stato sottoposto a una vera cura in termini di prevenzione. Il dissesto idrogeologico è ormai un cancro diffuso ovunque”.

“Molti terreni sono argillosi e il marciume potrà interessare non solo il frutto, ma anche le radici delle piante adulte – ha spiegato Elena Eloisa Albertini, coordinatrice del Comitato Arance dell’Oi Ortofrutta Italia e vicepresidente del Consorzio di tutela dell’arancia rossa di Sicilia Igp – Soprattutto, però, siamo preoccupati perché non accenna a smettere di piovere. Va anche chiarito, per il bene del mercato dell’arancia rossa, che i frutti colpiti, ovviamente, cadono dalla pianta e non arrivano sullo scaffale. Ma sicuramente, in alcune zone, perderemo volumi, con conseguenti danni per i produttori”.



“I danni per l'ortofrutta siciliana sono ingenti e devestanti – ha commentato Rocco Lardaruccio, amministratore del Gruppo Coa - Mai ricordo di aver vissuto una tale calamità, né la ricordano i miei concittadini più anziani. Perché? La risposta è assurda ma semplice: nessuno ha provveduto alla manutenzione degli argini dei torrenti e dei muri di contenimento che sono ceduti. La forte pioggia ha poi fatto il resto, facendo straripare fiumi e allagando talvolta anche oltre due metri e mezzo dal piano campagna. L'arancia rossa, simbolo di questa zona e fonte di reddito per centinaia di famiglie, è stata duramente colpita ancora una volta dall'indifferenza. Non cerchiamo assistenzialismo, ma il Governo deve riconoscere lo stato di calamità naturale, poiché i danni alle colture e alle infrastrutture sono per milioni di euro e il rischio è di perdere quote di mercato e centinaia di posti di lavoro”.

Non solo in Italia. In questi giorni l'allerta maltempo sta interessando anche la Spagna. Secondo l’associazione di agricoltori valenciani Ava Asaja basse temperature e piogge persistenti stanno creando problemi anche ai produttori di agrumi, kaki, melagrane e ortaggi della zona di Valencia. In particolare, intere aranceti sono sommersi dall'acqua.

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