Prezzi alle stelle per le castagne di qualità

Rubinaccio: il mercato naviga a vista, c'è bisogno di un sistema rapido per controllare i frutti

Prezzi alle stelle per le castagne di qualità
Prezzi elevati per le castagne, alle prese con un'offerta italiana limitata sul fronte delle quantità, per problemi qualitativi dovuti a maltempo (piogge abbondanti e vento) e varie patologie fungine. Basta pensare che Campania e Lazio, le due regioni che contribuiscono per oltre il 70% della produzione nazionale, hanno perso più del 50% del loro potenziale. 

Nelle ultime settimane, i produttori del nostro Paese sono riusciti a concordare accordi del tipo "soddisfatti o rimborsati" con i grossisti dei Mercati generali. C'è chi riesce a spuntare fino a 5,6 euro il chilo se il prodotto distribuito si conferma effettivamente sano, dunque se non vi sono contestazioni. I prezzi al dettaglio nei supermercati, nel frattempo, sono saliti fino a punte massime di 9-10 euro il chilo per il prodotto d'importazione (in foto), quotazioni che sfavoriscono l'acquisto.

L'azienda agricola di Giampaolo Rubinaccio, produttore di castagne in provincia di Avellino e coordinatore frutta in guscio per l'organismo interprofessionale Ortofrutta Italia, riesce oggi ad offrire il 98% di prodotto sano. "Il mercato italiano - dice - sta navigando a vista, perché purtroppo non esiste un sistema rapido che permetta agli operatori di comprendere se c'è qualcosa che non va nel frutto. In tutta Italia si stanno riscontrando anomalie pigmentose dell'endocarpo e, nei casi più gravi, si può constatare il marciume".



"Secondo Ortofrutta Italia, il Mipaaft dovrebbe coinvolgere subito il Crea di Firenze, affinché vi possa essere un supporto scientifico per riuscire a evidenziare le avversità fungine e per comprendere i metodi per selezionare il prodotto. Non c'è tempo da perdere, siamo già in ritardo - sottolinea Rubinaccio - in quanto il 70% della produzione nazionale è stata raccolta e stoccata nelle celle frigo".

La scorsa settimana, tra l'altro, il senatore di Fratelli d'Italia, Antonio Iannone, ha rivolto una interrogazione al ministro Gian Marco Centinaio per sapere se il Governo è intenzionato a tutelare la castanicoltura salernitana che, quest'anno, ha perso l'80% dei volumi. Coldiretti Campania, da parte sua, si è attivata presso la Regione per chiedere di "continuare a supportare il comparto attraverso azioni di conclamazione della calamità e la creazione di un tavolo fitosanitario in grado di stimolare i ministeri alla registrazione di prodotti fitosanitari che possano aiutare a difendere i castagneti sia per l'agricoltura integrata che biologica".

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