Sementi orticole, Italia sul tetto d'Europa

I dati 2017: boom degli ettari per la moltiplicazione di cicoria e cipolla, Emilia Romagna leader

Sementi orticole, Italia sul tetto d'Europa
Sementi ortive, l'Italia si conferma punto di riferimento europeo: sono stati 21mila gli ettari destinati alla moltiplicazione delle ortive e aromatiche nel 2017, con una crescita del 20% circa sul 2016. Un dato, sottolinea Assosementi, che conferma il nostro Paese al vertice del settore nel Continente con la Francia. Lo scorso anno la moltiplicazione delle sole sementi orticole ha interessato 14.800 ettari, facendo segnare una crescita del 19% rispetto ai 12.200 ettari dell'anno precedente. Il ravanello resta la specie con il maggior investimento di superficie (1.830 ettari), ma a spiccare sono i risultati ottenuti da cicoria (ora seconda, +83%), aliacee (cipolla +45%, bunching onion +31%), cavoli e brassicacee (+25%). 


Il dettaglio con l'evoluzione delle superfici per le principali specie dal 2006 

Queste ultime colture in particolare, sottolinea ancora Assosementi, meritano attenzione in quanto richiedono “un’elevata specializzazione qualificando l’intero settore e garantendo importanti risultati economici grazie soprattutto alle varietà ibride”. Svetta infine la performance del cece che sfiora i 1.400 ettari investiti: più che decuplicate le superfici rispetto al 2016.

Sostanzialmente invariate le superfici sementiere di specie aromatiche, eccezion fatta per il coriandolo, protagonista di un exploit nel triennio 2014-2016 ma soggetto nel 2017 ad un vero e proprio crollo (da 23.300 a 4.800 ettari) a causa della diminuita domanda di sementi proveniente dalla regione asiatica.

A livello territoriale, l’Emilia-Romagna si conferma regione leader con quasi 11mila ettari dedicati, con una flessione sulle oltre 12.600 del 2016. Pressoché stabile la Puglia, mentre evidenziano una riduzione di circa il 50% rispetto all’anno precedente le Marche, regione storicamente importante. Flettono, nel complesso, le superfici ma è per l'effetto-coriandolo.



“Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti, che confermano le nostre attese”, ha dichiarato Nicola Santini, presidente della Sezione Ortive di Assosementi. “Il 2017 è stato caratterizzato da produzioni unitarie sopra la media, situazione questa che potrebbe aver determinato una riduzione delle superfici in moltiplicazione nel 2018 nell’ottica di una naturale alternanza fra produzioni e superfici investite". 

"Le produzioni ottenute - conclude - confermano in ogni caso la vocazione del nostro Paese per la moltiplicazione di essenze ortive ed aromatiche, valorizzata anche dalla professionalità e dall’esperienza delle ditte sementiere e all’elevata specializzazione degli agricoltori-moltiplicatori”. 

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