Cimice asiatica, la lezione dell'Australia

Cartelli nei centri commerciali per educare i consumatori

Cimice asiatica, la lezione dell'Australia
"Non lasciare che invadano la tua casa". Il soggetto della frase, che si legge a caratteri cubitali in cartelloni esposti presso centri commerciali, negozi e strade, è la cimice asiatica (Halyomorpha halys), insetto alieno che da anni sta causando danni ingenti alla frutticoltura italiana. Tutto questo succede nella "lontana" Australia, dove il Governo ha da poco definito una serie di misure stringenti contro la pericolosa cimice - in vigore dal primo settembre 2018 al 20 aprile 2019 - a protezione della propria agricoltura. Misure che sono tenuti a rispettare operatori commerciali e spedizionieri di diversi settori.

Pochi sanno, ad esempio, che attualmente le automobili italiane destinate al mercato australiano vengono sottoposte a specifici trattamenti di fumigazione per "abbattere" l'eventuale presenza di Halyomorpha halys. Tra i Paesi potenzialmente pericolosi non c'è solo l'Italia, ma anche la Francia, la Georgia, la Germania, la Grecia, l'Ungheria, la Romania, la Russia e gli Usa.

Anche i consumatori rivestono un ruolo fondamentale in tema di prevenzione. Le persone, attraverso i cartelli, sono infatti indirizzate a catturare le cimici, fotografarle e a telefonare al numero di emergenza nazionale dedicato agli insetti alieni. 

Una lezione di sensibilizzazione per l'Italia e la Comunità europea, che mai come in questo momento si trovano davanti al problema dei patogeni estranei agli ecosistemi nostrani. Basta pensare che sono tantissime le nuove specie aggressive che, oltre a Halyomorpha halyssi sono diffuse nel nostro Paese: dal coleottero giapponese Popillia japonica al moscerino cinese dei piccoli frutti Drosophila suzukii, dal colpo di fuoco batterico Erwinia amylovora alla ben più nota Xylella fastidiosa. Ma la lista è lunghissima. Che sia giunto il momento di fare qualcosa?

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