Melograni, la «Coniella» fa danni in tutto il Sud Italia

Il nuovo fungo provoca il cancro del fusto. Pomèl: produzione nazionale prevista in calo

Melograni, la «Coniella» fa danni in tutto il Sud Italia
Si chiama Coniella granati, agente del marciume del colletto, la nuova emergenza sanitaria dell'ortofrutta italiana. Il fungo patogeno, infatti, quest'estate ha trovato le condizioni climatiche ideali per svilupparsi e provocare il cancro del fusto nei melograni del Sud Italia. Un vero e proprio flagello, contro il quale non sono ancora state definite delle efficaci strategie di prevenzione e lotta, né si hanno a disposizione prodotti fitosanitari registrati. 

Marco Alberto Pozzi, amministratore unico di Pomèl (azienda con più di 120 ettari in produzione tra Sicilia, Puglia, Calabria e Lazio) conferma: "In questa stagione, prossima alla partenza, l'Italia dovrebbe registrare una contrazione dei volumi a causa del clima particolarmente umido che ha favorito lo sviluppo di funghi patogeni, come la Botrytis cinerea (Botrite) e la Coniella granati, in tutte le principali regioni di produzione. I prezzi di mercato, quindi, sono attesi in leggera crescita rispetto all'anno precedente".

La Pomèl si aspetta di gestire un volume di melagrane in linea con la campagna precedente, nonostante l'entrata in produzione di nuovi impianti. Il 10% della raccolta sarà certificata biologica. "Nel complesso - sottolinea Pozzi - prevediamo circa 100 tonnellate delle varietà precoci Acco e Smith® (in foto, ndr), che raccoglieremo dalla prossima settimana, e 900 tonnellate di Wonderful, la cui stagione dovrebbe iniziare nella prima decade di ottobre. La Smith®, protetta da brevetto e con seme morbido, è estremamente interessante per l'elevata pezzatura: un frutto può arrivare a pesare anche un chilo".


Frutti di Smith® (foto del 19 luglio 2018)

Dopo la raccolta, i prodotti Pomèl sono collocati in celle frigo umidificate che assicurano il mantenimento del peso. I frutti vengono costantemente vaporizzati con oli essenziali al fine di contenere le infezioni fungine. L'attività commerciale, che si sviluppa principalmente nel mercato nazionale, risente comunque della forte concorrenza estera portata da Spagna, Grecia, Marocco e Israele. "Purtroppo, anche in questa stagione, tutti i nostri competitor esteri potranno utilizzare prodotti certificati per la gestione del post raccolta, mentre noi italiani non avremo questa possibilità. Tale aspetto ci penalizza e riduce la nostra competitività nelle spedizioni oltremare".

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