Nocciola Italia, ecco i capisaldi del progetto Ferrero

«Il nostro contratto di filiera rappresenta un sorta di obbligazione a capitale garantito»

Nocciola Italia, ecco i capisaldi del progetto Ferrero
La regione Emilia-Romagna sostiene il "Progetto Nocciola Italia" di Huzelnut Company, la divisione del Gruppo Ferrero dedicata interamente alla nocciola che, ieri, al Macfrut di Rimini, ha presentato i capisaldi dell'iniziativa rivolta a Organizzazioni di produttori, reti di imprese e grandi produttori.

"ll progetto di filiera di Ferrero - ha detto Simona Caselli, assessore all'Agricoltura dell'Emilia-Romagna - è una buona opportunità in ottica di differenziazione e di riconversione colturale. Il nostro territorio - ha proseguito - dispone infatti di aree vocate nella prima collina con disponibilità idriche e pendenze non eccessive, in particolare nelle zone di Piacenza, Parma, Reggio-Emilia e Forlì. Come Regione siamo disponibili a favorire forme di aggregazione e l'assistenza tecnica necessaria agli agricoltori".

"I punti principali del nostro progetto - ha aggiunto Maurizio Sacco, manager di Huzelnut Company - sono la valorizzazione della qualità, la centralità dell'aggregazione e la trasparenza. Metteremo a disposizione il nostro know-how e favoriremo il dialogo con gli istituti finanziari, con l'obiettivo di sviluppare la coltivazione del nocciolo anche in Regioni dove oggi questa coltura non è presente, portando così l'Italia a rappresentare circa 90mila ettari entro il 2025, rispetto agli attuali 70mila".

Per poter aderire a "Nocciola Italia", i partner dovranno programmare l'introduzione di 500 ettari in cinque anni, avviando da subito l'investimento con almeno 100 ettari. Huzelnut Company, in particolare, garantirà l'acquisto di almeno il 75% della produzione di qualità a un prezzo minimo di 1,94 euro il chilo, rivalutato in funzione di determinati indici di qualità e varietà. "Questo prezzo - ha concluso Sacco - sarà in grado di coprire i costi di produzione e l'ammortamento del capitale investito anche nei casi di turbolenze di mercato. Il nostro contratto di filiera è una sorta di obbligazione a capitale garantito; non è uno strumento indirizzato a chi vuole speculare".

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