Ciliegie, il Cile verso la superproduzione

La raccolta raddoppierà entro il 2021. Ma la Cina sarà in grado di assorbirla?

Ciliegie, il Cile verso la superproduzione
La produzione di ciliegie del Cile, quarto player mondiale a livello produttivo dopo Turchia (400mila tonnellate), Usa e Iran, dovrebbe raddoppiare entro i prossimi cinque anni, arrivando così a superare le 360mila tonnellate. A fornire la previsione è stata la società di ricerca Decofrut in occasione del Global Cherry Summit, evento mondiale dedicato al frutto che si è tenuto lo scorso 25 aprile a San Francisco de Mostazal, nella regione dell'O'Higgins.

Come riporta Fresh Fruit Portal, in Cile sono stati introdotti circa 12mila ettari di nuovi ceraseti negli ultimi due anni: valutando le rese medie per ettaro e il tempo per l'entrata in piena produzione di questi impianti, la Decofrut ha stimato il raddoppio dei volumi entro il 2021 o il 2022.

L'evoluzione in Cina, da un pallet a 161mila tonnellate in dieci anni
Il settore guarda con attenzione alla Cina, mercato di riferimento dove solo dieci anni fa il Cile esportava un pallet di ciliegie. Di strada, da quel momento, ne è stata fatta tanta. Basta pensare che nell'ultima stagione, campagna record che ha fatto segnare una crescita del 94% delle esportazioni globali del prodotto (187mila tonnellate), il Paese del dragone ha pesato per circa l'87% delle spedizioni totali, per un output di 161mila tonnellate (+108%). Ciò è stato possibile grazie anche a una campagna di marketing da cinque milioni di dollari - contraddistinta dallo slogan "Goditi il tuo momento rosso" - che ha coinvolto 64 città cinesi e attirato 18 milioni di nuovi consumatori.


Manuel Alcaino, presidente di Decofrut

Preoccupa la riduzione dei prezzi
Per Owen Ou, fondatore dell'azienda cinese di importazione Riverking International, la Cina dovrebbe riuscire ad assorbire i maggiori volumi attesi dal Cile, prevedendo la forte espansione della classe media a 630 milioni di persone. L'incognita sono però i prezzi. Dopo il Capodanno cinese, caduto quest'anno a metà febbraio, le quotazioni del prodotto sono infatti scese drasticamente e non incrementate come avveniva di solito. Segno che qualcosa sta cambiando. "Le ciliegie in futuro non saranno più un prodotto di fascia alta, quindi è necessario reinventarsi", ha evidenziato George Liu, fondatore dell'e-tailer Fruta Cloud, facendo riferimento alle modalità di spedizione e commercializzazione, così come all'opportunità di supportare i consumi con l'aiuto di celebrities. "La Cina - ha aggiunto Owen Ou - richiederà varietà sempre più brillanti e sane".


Owen Ou di Riverking International

L'obiettivo: puntare sugli Usa
Per diversificare il commercio, l'industria cilena farebbe bene a sviluppare lo scambio con gli Usa, che ogni anno consuma circa 200mila tonnellate di ciliegie. Decofrut, a questo proposito, ha messo in luce l'importanza di fare programmi di fornitura predefiniti con la grande distribuzione statunitense, soprattutto in due momenti dell'anno: la Festa del Ringraziamento e il Natale.

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