Il falso Made in Italy costa 60 miliardi di euro

Il falso Made in Italy costa 60 miliardi di euro
Nel 2017 l'Italia ha toccato il record storico dell’esportazione agroalimentare, pari a un valore di oltre 40 miliardi di euro: eppure il falso enogastronomico made in Italy costa al Paese 60 miliardi di euro e 300mila posti di lavoro in meno (dati Coldiretti).

"Un tema che la Fondazione Fico – spiega il presidente Andrea Segrè - ha deciso di investigare e affrontare in sinergia con il Comando Legione Carabinieri Emilia Romagna, nell’ambito di una vera e propria campagna di sensibilizzazione dei cittadini". Fino al 14 maggio, quindi, ecco il nuovo ciclo di appuntamenti a Fondazione Fico per approfondire i temi dell’adulterazione alimentare, della tutela del marchio e della tutela ambientale legata al falso nel cibo.

Lo hanno presentato ieri Daniele Zaffino del Comando provinciale dei Carabinieri e Giuliano Savelli, Capo ufficio Comando della Regione Carabinieri Forestale Emilia-Romagna, insieme all’agroeconomista Andrea Segrè, a capo di Fondazione Fico. Venerdì 4 maggio focus sulla "Tutela del patrimonio ambientale" con Cristiano Spadano, Comandante Carabinieri Noe Bologna. Martedì 8 maggio si parlerà de "L'Azione di tutela del marchio da parte dei Carabinieri" con Franco Liberati, del Reparto Carabinieri Tutela agroalimentare di Parma. Infine lunedì 14 maggio sarà la volta di Umberto Geri che relazionerà su "L'Adulterazione alimentare". 

Nel corso del 2017 l’Ispettorato del ministero delle Politiche agricole ha denunciato per varie irregolarità - contraffazione, mancata tracciabilità, prodotti adulterati - oltre il 25% degli operatori agroalimentari: significa che più di un prodotto su quattro immesso sul mercato presenta irregolarità, spesso dannose per la nostra salute. I numeri sono eloquenti: su oltre 50mila controlli sono risultati irregolari il 26,8% degli operatori, il 15,7% dei prodotti e il 7,8% dei campioni. All’estero si tratta soprattutto di contraffazione e sfruttamento delle indicazioni geografiche protette per attirare i clienti con l’italian sounding, ma i prodotti irregolari sul mercato italiano prospettano autentici rischi per la salute dei consumatori: etichette non conformi, olio vergine venduto come extravergine, carne non tracciabile, ortofrutta venduta come biologica ma contenente tracce di principi attivi irregolari. L’allarme è forte a tutela della qualità dell’agroalimentare italiano e della sicurezza alimentare per i cittadini: per questo i Carabinieri di Bologna, nell’ambito del progetto, metteranno a disposizione esperti e capacità dei propri comparti di specialità, presenti nei Comandi “Tutela Salute” (con i Nuclei Antisofisticazione e Sanità), “Tutela Ambiente” (coi i Nuclei Operativi Ecologici) e “Politiche Agricole e Alimentari” (con i Nuclei Antifrodi).     

Il modello operativo dell’Arma conta su oltre 4.600 Stazioni e Tenenze, presidi di legalità sul territorio da oltre 202 anni. A partire dal Comando Carabinieri per la Tutela della salute, le cui origini risalgono al 1962 con l’Istituzione, d’intesa con il ministero della Sanità, dei primi sei Nuclei Antisofisticazioni. Oggi i 38 Nas italiani nel solo anno 2016, hanno eseguito circa 47mila ispezioni, accertato oltre 8.700 infrazioni penali e 17mila amministrative, segnalato all’Autorità giudiziaria oltre 4mila persone, operato 3.650 sequestri, per un valore di 630 milioni di euro.

Per la tutela del settore agroalimentare opera anche il Comando Carabinieri Politiche agricole e alimentari: nel 2016 ha eseguito oltre 760 controlli, elevato sanzioni per centinaia di migliaia di euro e operato sequestri per oltre 7,5 milioni di euro.

Nel settore ambientale, l’Arma può contare su una struttura dedicata, il Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente, costituito nel 1986, insieme al Ministero dell’Ambiente. Oggi con 29 Nuclei operativi ecologici (Noe), distribuiti sul territorio nazionale, opera per proteggere l’ambiente e contrastare le diverse forme de suo inquinamento. Nel 2016 i Noe hanno effettuato oltre 4 mila controlli, deferito all’Autorità giudiziaria 1.540 persone, elevato 380 sanzioni amministrative, per 2,5 milioni di euro, e operato sequestri per 225 milioni di euro.

Fonte: ufficio stampa Fico