«Pesche, la Romagna si concentri sulle tardive»

Stefano Foschi (Crpv): «Ecco le varietà su cui puntare. Ma attenti alle epoche di raccolta»

«Pesche, la Romagna si concentri sulle tardive»
La peschicoltura romagnola dovrebbe guardare al periodo tardivo con grande attenzione e riflettere sulle prospettive di mercato che possono avere le varietà a polpa bianca. Questi due degli spunti emersi ieri all'incontro tecnico dedicato al pesco e organizzato dal Mercato ortofrutticolo di Cesena e dal Centro ricerche produzioni vegetali (Crpv) di Cesena.

"Il periodo dalla seconda metà di luglio in avanti dovrebbe essere il cuore della nostra frutticoltura - queste le parole di Stefano Foschi, ricercatore del Crpv - qui non abbiamo competitor: il Sud inizia ad essere scarico e dal Nord non c'è grossa competizione".


L'introduzione di Matteo Magnani della direzione del Mercato di Cesena

Anche per le varietà tardive si cerca un gusto tendenzialmente dolce, ma per trovare cultivar valide bisogna tenere conto di più aspetti: quelli agronomici (produttività, calibro, tolleranza), commerciali (shelf life ad esempio) e infine quelli organolettici legati al giudizio del consumatore (quindi aspetto e sapore). "Chi fa girare il mercato è il consumatore finale, se non lo soddisfiamo abbiamo fallito la nostra missione e lo dico da costitutore - aggiunge Foschi - Per il pesco c'è un marasma generale sulle tipologie gustative, al consumatore bisogna parlare chiaro e declinare in modo semplice e diretto le caratteristiche delle tipologie tradizionali, sub-acide e dolci. Personalmente propendo per due linee commerciali per le pesche: dolci e croccanti, succose e dissetanti".

Passando alle varietà tardive, per le pesche Foschi segnala Sweet Dream, che matura 30 giorni dopo Big Top, e Corindon (+50), "interessante per pezzatura, aspetto, con sapore discreto anche se non è un cavallo da battaglia sotto il profilo della produttività", questa la descrizione del tecnico.

Per le nettarine, invece, il ricercatore cita Romagna Summer (+18/20). "Siamo alle prime osservazioni - dice - e sono positive: sapore subacido, ottima colorazione e pezzatura. Come punto debole va segnalata la forma asimmetrica".


Stefano Foschi (Crpv)

La francese Monrene si raccoglie nello stesso periodo e ha nella colorazione e nella tenuta elevata due punti di forza. "Romagna Queen, pronta 29 giorni dopo Big Top, è interessante ma superata da Dulcis, che arriva quasi a metà agosto, anche se a volte la trova raccolta il 25 luglio... E questa è una criticità. Parliamo di una varietà sviluppata in Italia, dal sapore dolce, con buon calibro. Per spingersi più avanti, invece, ci sono Febe e Dulciva, entrambe a gusto dolce, in raccolta 40 giorni dopo Big Top. Romagna Lady (50/52) è una varietà molto valida, anche se meno colorata delle precedenti e poi c'è Romagna Late (+70)".

Pesche e nettarine bianche
sono due mondi praticamente inesplorati. Per le prime c'è Romagna Mia (+70). "E' una possibilità da valutare - conclude Foschi - soprattutto vedendo l'andamento climatico settembrino degli ultimi anni".

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