Bandiera: «Agrumi, il Mipaaf faccia la sua»

Intervista esclusiva all'assessore siciliano. Le priorità per il rilancio

Bandiera: «Agrumi, il Mipaaf faccia la sua»
Edgardo (Edy) Bandiera, classe 1974, agronomo e da novembre scorso assessore all’Agricoltura della Regione Siciliana, parla a Italiafruit News dei punti salienti del suo programma. A cominciare dal virus della Tristeza, una vera e propria emergenza, visto che si è ormai insediato in tutto il territorio compromettendo la produzione agrumicola dell’isola, una delle sue colture simbolo.

“Temevo un inizio più complicato, anche perché parliamo di un assessorato importante, con una dotazione finanziaria di oltre 2,2 miliardi di euro solo di Programma di sviluppo rurale (Psr) – inizia Bandiera – Una macchina amministrativa corposa che, però, abbiamo inquadrato bene e avviato subito, sia per quanto riguarda le emergenze, sia per la nuova programmazione”.

L’11 gennaio l’assessore Bandiera ha partecipato al Tavolo agrumicolo convocato dal ministro Martina per trovare azioni di contrasto alla crisi che sta attanagliando il settore (vedi precedente articolo di Italiafruit News): “Dopo una breve introduzione del sottosegretario Castiglione – racconta – ho chiesto interventi concreti, visto che il Governo ha stanziato 31 milioni per il piano olivicolo e 21 per il settore latte, mentre per l’agrumicoltura colpita dalla Tristeza non abbiamo ancora visto segnali significativi. Non vogliamo privilegi e non chiediamo di essere assistiti, ma equità. Ai presenti ho ricordato che la Sicilia ha stanziato 600mila euro per colmare un vecchio bando inevaso (relativo alle azioni obbligate per rimuovere agrumeti infetti, ndr) e, soprattutto, dato indicazioni perché le imprese possano usufruire di 5 dei 7,5 milioni del Psr rimodulandoli sulla Misura 5.2 - Danni da malattie”.

Non solo. “Come è già stato fatto per l’olio e per il latte – aggiunge l’assessore siciliano – ho chiesto che anche per il succo di arancia si possa mettere in etichetta il 100% di prodotto italiano, che sicuramente aumenterebbe i consumi e, di conseguenza, il valore degli agrumi. Insomma, abbiamo fatto una nobile rivendicazione affinché il Mipaaf faccia la sua”.

Un altro tema caldo è quello dell’accesso al credito, per la riqualificazione degli agrumeti. “Stimolare azioni di credito – spiega Bandiera – sarà fondamentale per gli imprenditori che vogliono riconvertire i propri impianti e che dovranno andare incontro a tre-quattro anni senza reddito”.

“Vorrei sottolineare poi, la grande sintonia e collaborazione, nel rispetto dei ruoli, tra assessorato e mondo produttivo. Concertando con il Distretto degli Agrumi e tutte le realtà della filiera, abbiamo fatto un piano concreto, aderente alle esigenze dei produttori e in grado di prepararci alle sfide di mercato che ci attendono. Abbiamo un interesse comune: dare opportunità e valore ai nostri agrumi e ricaduta economica-occupazionale al territorio”.

Come primo firmatario del disegno di legge “Interventi urgenti di tutela, sostegno e promozione per il comparto agricolo, agroalimentare e zootecnico siciliano”, Bandiera pensa anche ai Patti di filiera: “Perché le imprese agricole siciliane si rafforzino abbiamo attivato i cosiddetti Pif, utili a superare alcuni nostri mali storici, quali la frammentazione che porta alla scarsa capacità di commercializzazione e distribuzione”.

“La cautela è d’obbligo – conclude Bandiera – Il percorso di valorizzazione non è di breve periodo ma, numero e atti amministrativi alla mano, possiamo dire che abbiamo iniziato”.

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