Emissioni, l'Ue trova la quadra

Con l'Effort Sharing Regulation taglio del 30% entro il 2030

Emissioni, l'Ue trova la quadra
Dopo lunghe discussioni, a fine dicembre il Consiglio dell’Unione Europea e l’Europarlamento hanno raggiunto un accordo per ridurre le emissioni di gas serra nei prossimi 13 anni.
L’Effort Sharing Regulation, il provvedimento europeo per la riduzione delle emissioni negli Stati membri dal 2021 al 2030, riguarda in particolare i settori agricolo, dei trasporti e gestione dei rifiuti e prevede da parte dell’Ue un 30% in meno di emissioni di gas serra con target nazionali vincolanti.

Insieme al regolamento Lulucf (che si occupa delle emissioni derivanti dall’uso del suolo e dalla silvicoltura) e alla riforma del mercato del carbonio (per gli impianti ad alto consumo di energia), è uno dei tre strumenti normativi con i quali l’Europa dovrà raggiungere l’obiettivo del 40% in meno di anidride carbonica entro il 2030.

Rispetto alla proposta iniziale, però, l’intesa raggiunta sembra avere perso buona parte della sua ambizione iniziale. Intanto, su pressioni del Consiglio è stata inserita una serie di misure di flessibilità che consentiranno agli Stati membri di raggiungere i loro obiettivi senza che i settori nazionali perdano competitività e di ottenere una sorta di “credito” sul proprio target di riduzione dei gas serra da altri settori, coperti dal sistema Ets e dal regolamento Lulucf.

In più, se il Parlamento europeo chiedeva di iniziare a calcolare i tagli dall’inizio del 2018, il Consiglio ha ottenuto come baseline la data di giugno 2019. L’accordo dovrà ora essere formalmente approvato dal Parlamento europeo e dal Consiglio.

Nel quadro di una ripartizione dello sforzo tra gli Stati membri basata principalmente sul Pil pro-capite, l'Italia ha un obiettivo del 33%.

Copyright 2018 Italiafruit News