Kiwi, Gullino: volumi dimezzati, prezzi alle stelle

«E' corsa al prodotto, ma c'è chi non si rende conto della difficile situazione»

Kiwi, Gullino: volumi dimezzati, prezzi alle stelle
“La produzione è nettamente inferiore alle previsioni, sarà una campagna molto difficile: speriamo che la nostra qualità e passione possano essere premiate”. Carola Gullino, managing director dell’omonima società piemontese, inquadra così la stagione del kiwi regionale e, più in generale, italiano.

“In questi giorni di raccolto stiamo verificando un calo produttivo disarmante, in azienda stimiamo una flessione dei volumi del 50% rispetto allo scorso anno”, spiega. “Tra gelo, batteriosi, moria e cimice asiatica, questa coltura è stata martoriata: peggio di così non sarebbe potuto andare”, aggiunge Gullino.
La qualità, dalle prime analisi, risulta buona, “con un elevata sostanza secca specie in Piemonte; si presume che la conservabilità sarà elevata”.  

Per quanto riguarda l’avvio della campagna commerciale, l’imprenditrice piemontese nota “una corsa da parte dei clienti ad accaparrarsi il prodotto e prezzi tra i più alti di sempre; bisognerà vedere se si manterranno su questi livelli nei prossimi mesi”.
Non tutti i compratori - aggiunge Gullino, la cui azienda esporta l’80% del prodotto principalmente in Spagna, Inghilterra, Stati Uniti e Canada - si sono peraltro resi conto del calo drastico e credono forse che tra un po’ le celle saranno piene; chiameranno per ordinare prodotto, che però quest’anno non c’è”.

Gullino, per i prossimi anni, punta sul biologico (anche se il “progetto bio” recentemente lanciato dall’azienda è rivolto prevalentemente alle mele) ed è a caccia di nuove varietà da affiancare a Hayward (principale cultivar di riferimento), Green Light Soreli a polpa gialla. 

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