«Shopper a pagamento chance per il settore ortofrutticolo»

Ricci (Comuni virtuosi): possibili benefici ambientali ed economici, a patto che...

«Shopper a pagamento chance per il settore ortofrutticolo»
L’applicazione della norma sugli shopper potrebbe innescare benefici ambientali ed economici, diretti e non, soprattutto per il comparto ortofrutta. Lo scrive Silvia Ricci (nella foto) dell’associazione nazionale Comuni virtuosi, rete di enti locali che opera a favore di una sostenibile gestione dei territori. Dare ai consumatori la possibilità di servirsi di sacchetti riutilizzabili è un'opzione che non va più rimandata, sottolinea Ricci. Il caso di Coop Svizzera (cliccare qui per leggere) dimostra che “volere è potere”.

La norma che entrerà in vigore a gennaio impone, ricorda Ricci, l’utilizzo di plastiche biodegradabili e compostabili anche per i sacchetti ultraleggeri con spessore inferiore ai 15 micron che dovranno essere realizzati con un contenuto minimo di materia prima rinnovabile e ceduti esclusivamente a pagamento. Previste, per chi contravviene, sanzioni piuttosto severe, a partire da 2.500 euro.

Nelle ultime settimane si è aperto sui media e tra gli operatori del settore un dibattito sul provvedimento, che non viene accolto favorevolmente dai consumatori. Questi ultimi, tra le altre cose, sottolinea ancora Ricci, contestano l’impossibilità di evitare l’acquisto dei sacchetti ultraleggeri, cosa invece possibile per gli shopper bio alle casse che una parte degli italiani ha sostituito con le sporte riutilizzabili.



Così come già avvenuto con l’introduzione dei sacchetti compostabili nel 2012, non sono mancati titoli e interventi allarmistici sui media nel tentativo di quantificare la presunta “stangata” sulla spesa delle famiglie. In realtà - per l'esponente di Comuni Virtuosi - siccome i prezzi dei prodotti al dettaglio tengono da sempre conto dei costi di esercizio, anche quando i consumatori non ne hanno contezza, siamo di fronte ad un “falso” problema.

Dopo aver ricevuto apparentemente gratis e in automatico qualsiasi tipologia di sacchetto per decenni il messaggio che è passato ai consumatori è che i sacchetti siano un “servizio accessorio dovuto” quando si acquista un bene. Non è invece passata la conoscenza e la consapevolezza sulle conseguenze ambientali ed economiche del consumo "usa e getta" e della responsabilità che tutti hanno nel dover risolvere problemi come l'abbandono di rifiuti e in particolare fenomeni devastanti come il marine litter.



In relazione al provvedimento che impone l'utilizzo di sacchetti in bioplastica in quanto alternativa meno impattante dei sacchetti tradizionali è necessario, secondo Ricci, intervenire in contemporanea su tre fronti: rendere effettivamente compostabili i sacchetti della Gdo risolvendo il problema dell'etichetta che ostacola il compostaggio smaterializzandola oppure realizzandola in materiale compostabile con inchiostri adeguati; permettere azioni di riduzione e ottimizzazione degli imballaggi come apporre, ad esempio, l'etichetta direttamente sul prodotto per alcune tipologie di ortofrutta (melone, banane, melanzane...) oppure mettere un paio di referenze diverse nella stessa busta; adottare una propria linea di sacchetti ortofrutta riutilizzabili, in linea con l’iniziativa lanciata dall'associazione Comuni Virtuosi nel 2010 all’interno della prima campagna nazionale "Porta la Sporta", denominata "Mettila in Rete”, che proponeva una borsa a rete prodotta in Italia realizzabile sia in cotone che in poliestere (anche da riciclo). Questa opzione alternativa, per Ricci, metterebbe a tacere tutte le rimostranze e gioverebbe alla causa, anche a livello di comunicazione. 

Ricci conclude augurandosi che i produttori dei sacchetti che verranno commercializzati il prossimo anno (e loro associazioni di riferimento) si siedano al più presto intorno ad un tavolo indetto dai ministeri per l’Ambiente e lo sviluppo economico insieme a tutti i soggetti portatori di interesse per definire, tra le altre questioni correlate al provvedimento, un approccio di comunicazione unico verso i cittadini.

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