Unacoa e Afe aprono le porte per il «Pink Lady day»

Unacoa e Afe aprono le porte per il «Pink Lady day»
Una giornata per conoscere da vicino l'universo della mela Pink Lady®: i produttori, i frutteti, le stazioni di confezionamento, i valori di una filiera equo-solidale basata su un modello unico. È il "Pink Lady® day", che Aple-Associazione Pink Lady Europa organizza, per la prima volta, venerdì 20 ottobre nei tre Paesi dove la mela dal bollino a forma di cuore è coltivata, ovvero Italia, Francia e Spagna.

Un evento contemporaneo, quindi, in tutta Europa, a cui hanno aderito anche Salvi Unacoa, licenziataria del marchio Pink Lady® per la commercializzazione, e Afe, che ne gestisce la lavorazione presso la sede di Ferrara.

L'evento coinvolgerà un pubblico volutamente ampio e trasversale: produttori, scuole, fornitori e giornalisti. Tutti invitati a scoprire cosa c'è dietro il profumo inconfondibile, il sapore equilibrato, la compattezza e la croccantezza della mela Pink Lady®.

Per la sua prima edizione il "Pink Lady® Day" propone una mattinata che accompagnerà i partecipanti prima con la visita del frutteto Pink Lady® dell'azienda Volpin Riccardo a Settepolesini di Bondeno, dopodiché la visita si sposterà presso la sede ferrarese di Salvi Unacoa e Afe per la dimostrazione di tutte le fasi di lavorazione, confezionamento e imballaggio. Sarà l'occasione per poter sentire l'esperienza raccontata dai produttori, la loro passione, il territorio, parlandone anche con due interlocutori d'eccezione: Thierry Mellenotte, direttore dell'Associazione Pink Lady® Europa, e Marco Salvi, presidente di Unacoa.

Ci sarà davvero molto da "scoprire" per chi parteciperà all'evento di domani. Basti pensare che Pink Lady® Europa, associazione che riunisce vivaisti, produttori e distributori autorizzati, conta su oltre 2.800 frutticoltori (di cui più di 1.900 in Italia) per 3.800 ettari di frutteti in Europa e assicura circa 10mila posti di lavoro diretti in Europa. La mela dal bollino a forma di cuore è molto apprezzata in Europa, tanto che la sola filiera italiana esporta l'80% della produzione.    

Quello di Pink Lady® è un modello sostenibile, legato al territorio e creatore di ricchezza, fatto di aziende agricole di piccole dimensioni, frutteti a misura d'uomo regolarmente curati e rinnovati, un rigido presidio della qualità: solo il 65-70% delle mele prodotte, infatti, risponde ai requisiti del disciplinare tecnico di Pink Lady®.

Fonte: Ufficio stampa Pink Lady Europe e Salvi Unacoa-Afe