Tradizionali e smart: pesche e nettarine al bivio in Gdo

La campagna istituzionale 2017 di Ortofrutta Italia sperimenta la suddivisione in base al gusto

Tradizionali e smart: pesche e nettarine al bivio in Gdo
Da una parte le varietà dal gusto “tradizionale, succose e acidule”; dall’altra quelle “smart, amabili e dolci”. La novità 2017 della “consueta” campagna istituzionale per favorire il consumo di pesche e nettarine è la suddivisione con cui si evidenzia al consumatore il diverso gusto delle varietà gialle vendute nei punti vendita della grande distribuzione. “Siamo all’anno zero, è una sperimentazione che, se le cose andranno come speriamo, verrà ampliata sia a livello di punti vendita coinvolti, sia di territorio coperto”, spiega a Italiafruit News Nazario Battelli, presidente dell’organizzazione interprofessionale Ortofrutta Italia promotrice dell’iniziativa resa possibile dalla collaborazione con le imprese della Gdo aderenti a Ancc, Ancd e Federdistribuzione. Il tutto con il patrocinio del ministero delle Politiche Agricole e Forestali.

Il “test” è iniziato in questi giorni. La scelta di comunicare la distinzione organolettica, mette in rilievo Ortofrutta Italia, deriva dalle premesse contenute nella pubblicazione scientifica del professor Silviero Sansavini del Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Bologna che precisa come stagionalmente vengano immesse in commercio oltre 400 varietà di pesche e nettarine, normalmente raggruppate con i nomi delle cosiddette "capogruppo”.



L’omogeneità del colore e la non corretta identificazione varietale, commenta Sansavini, non permettono al momento dell'acquisto la riconoscibilità del gusto e la delusione di non trovare quello atteso è, oltre all'estrema confusione alla quale si costringe il consumatore, una causa importante di disaffezione a questa importante referenza.

Di qui la proposta del Comitato di prodotto dell’Organizzazione Interprofessionale che semplificando il lavoro accademico di Sansavini ha puntato sulla distinzione in due gruppi organolettici: quelle più vicine ad un gusto tradizionale, declinate con gli aggettivi succose e acidule e quelle che si caratterizzano con una nota più equilibrata dell'acidità presente nel frutto ribattezzate “smart” e declinate con gli aggettivi amabili e dolci.

L'accordo prevede l'adesione volontaria di alcune insegne della distribuzione moderna organizzata nei relativi punti vendita, nonché delle strutture della produzione che forniscono il prodotto, nel contesto dei rispettivi, consolidati rapporti commerciali. 




Le strutture di confezionamento a servizio della produzione, puntualizza ancora Ortofrutta Italia, applicheranno l'elenco delle varietà gialle componenti le due macro famiglie gustative elaborato dagli agronomi che hanno collaborato alla pubblicazione del professor Sansavini mentre le imprese della distribuzione, nei punti di vendita interessati, esibiranno il layout concordato negli spazi attrezzati con una adeguata disposizione delle due categorie.
Il tutto, si legge nel claim che accompagna le comunicazioni, per valorizzare “due gusti diversi, due piaceri unici” di qualità italiana.

“Gli operatori coinvolti - la considerazione conclusiva di Battelli - saranno quelli più interessati a verificare l’impatto di questa sperimentazione sui consumatori, ad iniziare dal gradimento dell'innovativo “servizio”, con l’auspicio di poterlo riproporre su scala maggiore. Puntiamo a trarre indicazioni da offrire alla produzione e all’intera filiera per quel che riguarda la prospettiva di questo comparto così sensibile alle ripetute crisi di mercato”.

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