Un futuro cinese per Esselunga?

Il gruppo Yida avrebbe offerto 7,5 miliardi di euro per acquistarla

Un futuro cinese per Esselunga?
Milano porta d'ingresso della Cina. Dopo le recenti acquisizioni delle due gloriose squadre di calcio meneghine - Inter e Milan - da parte di aziende cinesi, l'interesse degli investitori asiatici si sposta ora sul settore della distribuzione alimentare. L'indiscrezione, riportata ieri da Repubblica, è di quelle che fanno rizzare i capelli: Yida International Investment, gruppo di investimento internazionale che opera in diversi settori dal real estate alle energie rinnovabili, dall'estrazione di minerali e metalli alle biotecnologie mediche, avrebbe presentato un'offerta - sotto forma di manifestazione di interesse vincolante - per acquistare Esselunga, il gruppo distributivo con sede a Limito di Pioltello (Milano) leader nel segmento iper. 

Il gruppo cinese, che fa capo al giovane imprenditore Yida Zhang, fratello del miliardario di successo Hongwei Zhang, avrebbe messo sul piatto 7,5 miliardi di euro, almeno il 25% in più rispetto alla valutazione di 4-6 miliardi (a seconda dell'inserimento o meno delle attività immobiliari) fatta dai fondi di private equity Blackstone e Cvc Capital Partners a settembre 2016, poco prima la scomparsa del fondatore Bernardo Caprotti. Il quale, nel suo testamento, auspicava un futuro internazionale per Esselunga, vedendo nell'olandese Ahold il partner ideale.

Secondo il rumor lanciato da Repubblica l'offerta sarebbe stata presentata "a tutti gli azionisti di Supermarkets Italiani e dell'immobiliare Villata" e "avrebbe colto di sorpresa Marina Caprotti, erede insieme alla madre Giuliana Albera del 70% del gruppo". Per il momento, nessuno dei vertici di Esselunga e Yida ha confermato la notizia.

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