Op Armonia punta sulla fragola premium

Contratto di licenza d'uso per Candonga in Basilicata. Eleuteri: campagna complicata

Op Armonia punta sulla fragola premium
Punta sulla fragola premium l'organizzazione di produttori Armonia. La superficie complessiva destinata alla coltivazione del frutto da parte del sodalizio con sede a Battipaglia (Salerno) quest'anno si aggira intorno a 35 ettari, circa otto in più di quelli del 2016, mentre il fatturato atteso è tra i tre e i tre milioni e mezzo di euro, pari al 10-12% del business complessivo. Metà degli areali sono ora situati in Basilicata, nel Metapontino, zona particolarmente vocata per la fragolicoltura di eccellenza che, con la produzione campana della Piana del Sele, integra e completa l'offerta di fragole dell'Op. 

Proprio nell'ottica di puntare sempre più sul segmento premium ("la linea DolceFrutta sta crescendo mediamente del 30% all'anno", dice Marco Eleuteri, consigliere con delega alla funzione commerciale e marketing), Armonia ha stipulato nei giorni scorsi un contratto di licenza d'uso per il marchio Candonga con cui conta di commercializzare  circa 2.500-3mila quintali, interamente distribuiti al'interno dei canali della Gdo italiana. "E se le aspettative commerciali che abbiamo maturato in questa prima fase della campagna verranno mantenute - commenta Eleuteri - l'anno prossimo incrementeremo notevolmente questa linea di produzione".



Il trend commerciale è repentinamente cambiato in pochi giorni: "siamo passati da poco prodotto e quotazioni sostenute ad abbondanza di prodotto e quotazioni fortemente ridimensionate", sottolinea Eleuteri. "Se a ciò aggiungiamo che molte insegne distributive italiane continuano ancora oggi a commercializzare prevalentemente fragole spagnole che pagano mediamente 0,85/0,90 reso piattaforma il cestino da 500 grammi confezionato, ossia 1,70-1,80 euro il chilo, equivalente più o meno al nostro costo di produzione per il prodotto grezzo in campagna, è chiaro che abbiamo un deficit di competitività a dir poco preoccupante". 

"Da parte nostra - puntualizza ancora l'esponente di Armonia - abbiamo rinunciato da tempo a partecipare a questa progressiva commodizzazione,  programmando le coltivazioni in funzione dei budget di vendita, selezionando le varietà qualitativamente migliori, ossia Sabrina, Sabrosa è un po' di Melissa, segmentando in maniera importante la nostra offerta: oggi quasi non confezioniamo più fragole sic te sempliciter se non per insegne che programmano prima la campagna e in qualche modo valorizzano la fragola italiana di qualità". 



"Da diversi anni - dice Eleuteri - abbiamo spostato la nostra attenzione dal fatturato alla redditività, aumentando la qualità media di produzioni e servizi, riducendo o eliminando tutti le attività a basso valore aggiunto: del resto credo che questa sia una necessità sempre più imperante anche per i distributori, che nel nostro caso sono rappresentati quasi esclusivamente dalla Gdo italiana". 

Ma quali sono le previsioni per il prosieguo di campagna? Eleuteri non è ottimista: "Credo che per le prossime settimane la produzione fragolifera sarà abbondante in tutti gli areali produttivi meridionali; solo una domanda sostenuta potrebbe limitare gli effetti negativi di una campagna che probabilmente risulterà  tra le più complicate degli ultimi anni".

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Nella foto di apertura: Eleuteri durante il servizio sulle fragole andato in onda a metà marzo nella trasmissione "Tempo e denaro" di Rai Uno