Il Lazio contro il virus della «Tristeza»

La Regione approva misure eccezionali per il contenimento, 740 gli ettari coltivati ad agrumi

Il Lazio contro il virus della «Tristeza»
Il Lazio dichiara guerra al Citrus Tristeza Virus, che nel nostro Paese ha già messo in ginocchio gli agrumeti siciliani. La Regione, infatti, ha approvato nei giorni scorsi un atto che include nuove misure fitosanitarie per contenere il virus, a seguito degli ultimi accertamenti che hanno individuato la presenza della Tristeza in un agrumeto ad Aprilia, in provincia di Latina. A circa 80 chilometri di distanza dal primo focolaio identificato a Fondi nel 2015.

Secondo quanto riporta il quotidiano locale Ciociaria Oggi, per l'appezzamento infetto di Aprilia, riconosciuto come "zona focolaio", l'atto regionale ha disposto l'estirpazione delle piante infette o dell'intero impianto a cura e spese dei proprietari conduttori a qualunque titolo del campo o vivaio infetto; l'imposizione, qualora ritenuto necessario, di ulteriori misure fitosanitarie per evitare la diffusione del virus; il divieto di esercizio dell'attività vivaistica, di prelievo di materiali di moltiplicazione e di movimentazione di piante ospiti.

Nel Lazio, in base ai dati dell'Ufficio statistico regionale, sono coltivati ad agrumi circa 740 ettari, con la provincia di Latina che concentra la quasi totalità degli impianti. L'agrume più coltivato è l'arancio, con 570 ettari, seguito dalla clementina (150 ettari) e, a debita distanza, da limoni (27) e mandarini (11).

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