Inizio di 2017 travolgente per i surgelati, Orogel accelera gli investimenti

Dati record per il gruppo romagnolo. «Potenziamo il confezionamento»

Inizio di 2017 travolgente per i surgelati, Orogel accelera gli investimenti
Nell'anno del cinquantesimo anniversario della fondazione, il Gruppo Orogel festeggia con numeri da record. Da una parte i dati del 2016, con quei 625 milioni di euro di fatturato aggregato (+9% sull'esercizio precedente) che mai in passato erano stati raggiunti; dall'altra un avvio di 2017 col vento in poppa, una crescita a doppia cifra trainata in parte dall'effetto gelo sul fresco che ha favorito la domanda di prodotto surgelato. Una crescita così marcata (22% a volume e 24% a valore sullo stesso periodo del 2016), che ha costretto il gruppo cooperativo cesenate a fare turni straordinari per fronteggiare gli ordini.

“La carenza di prodotto fresco durante i primi mesi dell'anno ha sicuramente contribuito a queste performance – spiega a Italiafruit News l'amministratore delegato di Orogel, Bruno Piraccini – attribuiamo all'effetto gelo un 10-11% della nostra crescita, mentre una quota analoga è quella strutturale. E oltretutto questi incrementi sono riferiti ai primi mesi del 2016, un anno che per noi è stato eccezionale". 

"Questa repentina crescita - prosegue Piraccini - ci ha messo un po' in allarme: abbiamo dovuto contenere la campagna pubblicitaria, perché vogliamo preservare la qualità dei nostri prodotti e la volontà di produrre tutto in Italia, con la materia prima conferita dai nostri soci. Non ricorrendo ad acquisti esterni, ogni crescita nelle vendite corrisponde a una necessità di coltivare nuove superfici. La difficoltà di questi mesi, peraltro, è stata sul fronte del confezionamento: per far fronte alle notevoli richieste abbiamo impostato il lavoro sette giorni su sette, con il personale in rotazione, grazie a un accordo raggiunto con il sindacato”.



L'azienda cesenate ha dovuto mettere mano al proprio piano investimenti: agli 80 milioni previsti per il triennio 2016-2019 ne sono stati aggiunti altri 20. “Serviranno per potenziare tutti i reparti di confezionamento e altre attività produttive – sottolinea Piraccini – abbiamo dovuto adeguare i piani, già calibrati sulla crescita che era in atto, per assecondare un trend ancora migliore, che proseguirà anche nei prossimi anni. Ma speriamo non sia sempre a doppia cifra...”.



L'Organizzazione di produttori Orogel Coop, che rappresenta il core business del gruppo romagnolo, ha raggiunto lo scorso anno 239,5 milioni di fatturato, di cui 213 milioni nel settore surgelati, con un aumento del 10% sul 2015. Anche sul fronte occupazionale l'azienda si conferma in crescita e raggiunge i 1.845 dipendenti (sono 3.167 a livello di gruppo), con 176 nuovi assunti, tutti sotto i 35 anni. L'anno scorso 11 milioni di famiglie hanno acquistato regolarmente i prodotti Orogel



Il fresco, invece, ha un ruolo minore nel gruppo, con un fatturato inferiore ai 30 milioni di euro. “In questi anni abbiamo dovuto fare i conti con l'espianti di tanti frutteti da parte dei nostri soci – prosegue l'amministratore delegato – e stiamo investendo per razionalizzare i costi; abbiamo portato gli stabilimenti di lavorazione da cinque a due, mettendo sul piatto 10 milioni di euro per lo stabilimento romagnolo di Longiano, dove saranno creati spazi frigo per i freschi. Allo studio, inoltre, un progetto per difendere la frutticoltura e spingere, laddove possibile, i soci verso le produzioni orticole – conclude Piraccini - creando nuove sinergia tra l'azienda e i produttori”.

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