Verso il nuovo Distretto agrumi di Sicilia

Verso il nuovo Distretto agrumi di Sicilia
A ritmo serrato verso il rinnovo del Patto di sviluppo distrettuale che verrà presentato alla Regione siciliana. Il Distretto agrumi di Sicilia ha convocato l'assemblea ordinaria dei soci (senza la presenza del notaio, in prima convocazione alle ore 8 di martedì 4 aprile, in seconda convocazione alle ore 15 di mercoledì 5 aprile) e immediatamente anche l'assemblea straordinaria alla presenza del notaio (in prima convocazione alle ore 9 di martedì 4 aprile, in seconda convocazione alle ore 16 di mercoledì 5 aprile), al centro congressi dell'Hotel Gelso Bianco di Catania.

Nell'assemblea straordinaria verrà definita la nuova compagine sociale composta da Consorzi di tutela, aziende di produzione, di commercializzazione, trasformazione, organizzazioni di produttori, associazioni e cooperative che, insieme ai partner (enti pubblici ed enti di Ricerca e Organizzazioni di Categoria, Gal) costituiranno lo strumento Distretto produttivo agrumi di Sicilia, ognuno in base alle sue specificità e con ruoli ben definiti.

Il "nuovo" Distretto verrà inoltrato per il riconoscimento all'Assessorato delle attività produttive della regione siciliana.

All'assemblea sarà necessaria la presenza dei rappresentanti legali di tutte le aziende nuove sottoscrittrici del Patto di sviluppo e che hanno inoltrato richiesta formale di ingresso nella compagine sociale della Società Consortile "Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia". All'assemblea sono invitati anche gli enti e le rappresentanze sottoscrittrici dello stesso Patto.

"E' il momento di portare a riconoscimento il nuovo Distretto Agrumi di Sicilia per poter valorizzare al meglio le nostre produzioni di eccellenza - spiega Federica Argentati, presidente del Distretto - C'è tanto da fare, ma occorre in primo luogo una strategia davvero condivisa e coinvolgimento della base, con la partecipazione attiva delle imprese, a partire da quelle della produzione, e con l'accompagnamento coeso delle rappresentanze territoriali. Insomma si deve necessariamente fare sistema e per farlo serve la partecipazione e la determinazione di quanti non temono i veri cambiamenti. E' quello che chiediamo a chi aderisce al nuovo Distretto. I tempi sono quelli giusti".

E' dunque arrivato il momento di chiudere la procedura di adesione alla nuova società consortile delle imprese di tutta la filiera agrumicola siciliana che hanno sottoscritto o vorranno ancora sottoscrivere il Patto. "Alle imprese, rivolgo un ulteriore invito a partecipare - spiega Argentati - Il Distretto non è né una società commerciale né di rappresentanza politica, ma è uno strumento di confronto importante per portare avanti istanze ed iniziative utili a tutto il comparto. Lo dimostra la nostra storia e quello che abbiamo fatto sino ad oggi".

Il nuovo patto di sviluppo è stato congegnato in modo da accrescere la partecipazione attiva di imprese e soggetti che aderiscono al Distretto. "Vogliamo un coinvolgimento maggiore e una partecipazione proficua - spiega Argentati - Per questo stavolta chiediamo alle imprese di sottoscrivere una quota di capitale della società consortile, altrimenti non potranno sottoscrivere il Patto".

A tale scopo il Distretto ha deciso di abbassare di molto e differenziare le quote in base ai soggetti sottoscrittori (singole aziende di produzione, Op, consorzi di tutela delle produzioni Dop e Igp, associazioni che hanno chiesto il riconoscimento del marchio di qualità, imprese di commercializzazione, trasformazione, logistica ed imballaggi), proprio per agevolare le singole aziende della filiera ad entrare e lavorare insieme, divenendo protagoniste del proprio settore.  Insieme alla società consortile ci sono i partner (organizzazioni di rappresentanza, gli enti locali, gli enti di ricerca ed in genere le organizzazioni territoriali come i Gal) che possono invece sottoscrivere il Patto senza aderire alla società consortile. Per tutti questi ultimi soggetti sarà concordato con tutti i sottoscrittori il ruolo all'interno del Distretto, così da non sovrapporre gli ambiti.

All'ordine del giorno dell'assemblea ordinaria ci sono l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2016, il conto economico preventivo 2017; il rinnovo delle cariche sociali; l'autorizzazione al rappresentante legale del Distretto di inoltro d'Istanza di richiesta, sulla base del Da n. 1937/2 del 28 gennaio 2016, di ammissione del Patto di sviluppo del Distretto produttivo Agrumi di Sicilia approvato con Assemblea dei sottoscrittori del 15 novembre 2016 ed Assemblea dei soci del 16 gennaio 2017 e di riconoscimento del Distretto produttivo Agrumi di Sicilia società consortile a responsabilità limitata.

All'ordine del giorno dell'assemblea straordinaria ci sono l'aumento scindibile e a pagamento del capitale sociale per ingresso nuovi soci ai sensi dell'articolo 6) del vigente statuto sociale con esclusione del diritto di opzione spettante ai soci fino all'importo massimo di 30mila euro e consequenziale modifica dell'articolo 5) del vigente statuto sociale; la riduzione del capitale sociale a seguito del recesso dei soci e consequenziale modifica dell'articolo 5) del vigente statuto sociale; la modifica dell'articolo 1) del vigente statuto sociale; la modifica in triennale della cadenza del piano di sviluppo di cui al punto 8 dell'articolo 12) del vigente statuto sociale e consequenziale modifica dell'articolo stesso.

Fonte: Ufficio stampa Distretto Agrumi di Sicilia