Costi di produzione, aziende ancora con il freno tirato

Ismea: 2,1% in meno rispetto al 2015. E il reddito non aumenta

Costi di produzione, aziende ancora con il freno tirato
La dinamica negativa dei prezzi dei mezzi di produzione per il settore agricolo, iniziata nel 2014, prosegue anche al 2016. Nell'anno recentemente concluso, infatti, l’indice dei prezzi dei mezzi correnti di produzione elaborato dall’Ismea risulta in calo del 2,1% rispetto al 2015: a quota 103,8 (base 2010=100).



Una flessione guidata dai prodotti energetici che, su base annua hanno registrato una flessione del 10%. Ma anche i fertilizzanti, i fitosanitari, i mangimi e i servizi di contoterzismo hanno registrato un deprezzamento, rispettivamente del 2,7%, dell’1%, del 2,5% e dell’1,6%. In risalita, invece, il prezzo degli animali da allevamento (+1,1%, dopo un triennio di flessione), i salari (+0,7%) e i prezzi di sementi e piantine (+0,6%).
L’analisi per settore evidenzia poi che la flessione dei costi rispetto al 2015 è stata maggiore nell’ambito delle coltivazioni vegetali (-2,8%) e meno intensa nella zootecnia (-1,5%).



La riduzione dei prezzi degli input, sottolinea l’Ismea, non si è però tradotta in un miglioramento della redditività media nazionale dato che, nello stesso periodo, le quotazioni alla prima fase di scambio hanno subito un deprezzamento più marcato: di oltre 5 punti percentuali rispetto al 2015.

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